GILETTI, LA VERITÀ STA VENENDO A GALLA DOPO LA CHIUSURA DEL PROGRAMMA

Massimo Giletti è uno dei conduttori e giornalisti più apprezzati del nostro Paese. Da sempre vicino ai problemi della gente comune, Giletti ha mostrato sempre grande sensibilità ai problemi che affliggono la comunità italiana. Le puntate delle trasmissioni da lui condotte hanno fatto sempre discutere la pubblica opinione.

Nelle sue trasmissioni Giletti spesso non le ha mandate a dire, e ha espresso anche in maniera molto veemente la sua posizione su alcuni episodi di cronaca che hanno interessato il nostro Paese in questi anni. Giletti viene definito uno dei migliori giornalisti di sempre del panorama televisivo italiano.

Eppure in queste ore il suo nome è balzato agli onori della cronaca nazionale, in quanto il programma da lui condotto su La 7, “Non è l’Arena”, è stato improvvisamente cancellato dal palinsesto e quindi non andrà più in onda. Una decisione shock che ha lasciato di stucco i fan della trasmissione. La notizia è stata ripresa dai maggiori media nazionali.

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In queste ore i telespettatori si sono chiesti come mai la trasmissione di Giletti sia stata sospesa immediatamente su decisione incontrovertibile da parte dell’editore dell’emittente, Urbano Cairo. Giletti è molto provato dalla decisione assunta dall’emittente.

Il conduttore ha detto che andrà avanti a testa alta, e che si dice affranto per le 35 persone che lavoravano dietro al programma e che da un giorno all’altro si sono trovate senza lavoro. Ma in queste ore starebbero emergendo i reali motivi che avrebbero portato alla chiusura immediata della trasmissione.

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Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale, in particolare dai quotidiani Repubblica e Domani, sarebbero gravissimi i motivi che hanno portato all’immediata decisione di Cairo di chiudere “Non è l’Arena”. Dobbiamo precisare però che le notizie in questione devono ancora essere confermate da parte delle autorità.

Da quanto si è appreso la Dia (Direzione Distrettuale Antimafia) starebbe indagando sulle ospitate di Salvatore Baiardo, collaboratore di giustizia vicino ai fratelli Graviano. L’uomo è stato appunto intervistato alcune volte da Giletti a “Non è l’Arena”. I magistrati starebbero indagando sui pagamenti effettuati nei confronti del Baiardo da parte della casa di produzione della trasmissione.

Le autorità ritengono che Baiardo abbia percepito la somma di circa 48.000 euro, e parte di tale denaro sarebbe stata versata in nero. Giletti, assieme alla casa di produzione, la Fremantle, ha rispedito al mittente le accuse specificando che Baiardo è stato sì pagato per essere ospitato ma con metodi assolutamente leciti e tracciabili.

Giletti ha inoltre informato come anche il contratto delle ospitate di Baiardo sia chiaro e regolare. Ma da quanto trapela Giletti sarebbe già stato ascoltato una volta dalla magistratura il 19 dicembre 2022, dopo l’intervista choc in cui il collaboratore riferì dell’immediata cattura di Matteo Messina Denaro, e il 23 febbraio scorso, dopo alcune frasi del conduttore che parlava di pressioni per non occuparsi dell’argomento.

Al momento le bocche da La 7 restano cucite, se vi è una inchiesta in corso è certo che questa proseguirà ancora nel più stretto riserbo. Lo stesso Baiardo, prima che uscisse la notizia della cancellazione del programma condotto da Giletti, in un video su Tik Tok ha affermato che i rapporti con Giletti si sono incrinati per altre questioni. In quello stesso video ha annunciato l’uscita di un suo prossimo libro e l’apparizione in alcune trasmissioni di Mediaset.