GIACOMO BOZZOLI, ECCO DOVE È STATO TROVATO

La fuga  dell’imprenditore 39enne Giacomo Bozzoli,  avvenuta dopo la conferma in Cassazione della sentenza di ergastolo per l’omicidio dello zio Mario,  di cui ha gettato il corpo nel forno della fonderia di famiglia, a Marcheno l’8 ottobre 2015,   sta  tenendo col fiato sospeso milioni di italiani ma non solo, dal momento che su di lui pende un mandato di cattura.

Bozzoli , il 1 luglio, dopo un complesso iter processuale, è stato condannato alla pena massima, quella dell’ergastolo e, per potersi sottrarre alla cella, si è dileguato .

Nessuno dimentica quello che l’imprenditore ha commesso ai danni dello zio, in quanto la sua storia, che affonda le radici nel 2015,  e che lo ha visto colpevole per tre gradi di giudizio, è indubbiamente  una delle più forti  che la cronaca nera nazionale ricordi, ampiamente discussa  in programmi come Chi l’ha visto che si sono occupati del caso.

I carabinieri, suonando nel suo appartamento di Soiano per tradurlo in penitenziario, non hanno ricevuto risposta, in quanto si è dato alla fuga e da quel momento in poi è iniziata la caccia all’uomo.

Giacomo Bozzoli  è stato trovato ma dove?

La fuga di Bozzoli potrebbe essere quasi al capolinea, dal momento che tutto ora è stato ricostruito e presto vi sveleremo il perchè. Ha provato a fuggire alla condanna all’ergastolo e la sua fuga, ora possiamo dirlo,  è iniziata da una vacanza a Marbella, in Spagna.

Peccato che, ignaro, sia stato incastrato da due scatti mostrati in esclusiva al Tg1. Questo significa che  le forze dell’ordine,  avendo elementi ora concreti, potrebbero presto giungere  alla cattura del latitante, riconsegnandolo alla giustizia che ha comminato per lui l’ergastolo, ossia la massima pena.

Giacomo Bozzoli si trovava in Spagna, quanto meno prima  dell’1 luglio e su questo non ci piove. La polizia spagnola ha fatto sapere alle autorità italiane che le telecamere del resort Hard Rock hanno ripreso  Bozzoli  il 30 giugno, un giorno prima della sentenza definitiva, quella emessa dalla Cassazione, che  ha comminato l’ergastolo.  Come potete vedere dall’immagine qui sotto, Bozzoli è da solo alla  reception da solo e poi all’uscita con il figlio e  sarebbe stato riconosciuto tra i clienti,  da una receptionist. La carta di identità di Bozzoli  è stata registrata il  30 giugno e da allora di lui non si è più saputo nulla.

Gli inquirenti nostri hanno chiesto di poter accedere al sistema di videosorveglianza dell’hotel per verificare se effettivamente era Giacomo Bozzoli  l’uomo catturato nei frame. Intanto,  la moglie e il figlio sono rientrati in Italia, il 5 luglio.

La donna, a suo dire,   avrebbe perso la memoria dopo l’emissione della sentenza di condanna,  e non sa dove sia.  Forse, a detta chi di indaga, l’imprenditore, ancora latitante, potrebbe aver raggiunto via mare il  Marocco sotto falsa identità ma al momento ogni pista viene vagliata attentamente.