“Gennarino è vivo”. Crollo palazzina, il miracolo del bimbo e lo strazio: “Vuole sapere di mamma e papà”
“Dove sono mamma e papà?”. È sotto choc in ospedale, ma vivo, il piccolo Gennarino, che ha perso quasi tutta la sua famiglia nel crollo della palazzina di Saviano, in provincia di Napoli. I vigili del fuoco hanno estratto quattro corpi senza vita dalle macerie: mamma Vincenza, 41 anni, con i figli Autilia Pia, di 4 anni, e Giuseppe, di 6, e nonna Autilia, ottantenne.
Gennarino, di due anni, era il più piccolo dei tre fratellini. Aveva festeggiato il compleanno tre giorni prima dell’esplosione della palazzina in via Tappia al civico 5, il 19 settembre. Alcuni quotidiani hanno pubblicato la foto del piccolo mentre spegne le candeline sulla torta. Nessuno sa come sia riuscito a salvarsi dal crollo, ma tra la gente a Napoli inizia a circolare una spiegazione.
Crollo palazzina, il miracolo del bimbo e lo strazio: “Vuole sapere di mamma e papà”
Nel capoluogo campano, infatti, il 19 settembre non è un giorno come un altro. Si celebra la festività di San Gennaro. I credenti si radunano nella cattedrale e pregano affinché si compia il “miracolo”. Proprio grazie a un intervento “dall’alto” il bambino che porta anche il nome del patrono di Napoli sarebbe sopravvissuto alla tragedia. Così sostengono molti in città, dove si parla già del “miracolo di Gennarino”.
Per mamma, nonna e i due bambini invece non c’è stato nulla che i soccorritori potessero fare. Papà Antonio è stato estratto vivo, ma le sue condizioni sono critiche. Per Gennarino, invece, le cose sono andate diversamente. Il bambino è rimasto sotto le macerie per ore, ma non ha mai perso conoscenza.
Il primario della pediatria d’urgenza ha spiegato che le prime valutazioni cliniche hanno evidenziato buone condizioni generali per il bambino. “Le radiografie e la Tac hanno rilevato contusioni multiple, anche agli organi interni, ma nulla di preoccupante”,.
Inizialmente, i medici avevano sospettato una possibile frattura al femore, ma fortunatamente è stato escluso qualsiasi trauma osseo. Il piccolo è stato curato per la “Crush syndrome”, nota come sindrome da schiacciamento, che può causare gravi contusioni diffuse, ma non compromette le sue condizioni generali, che rimangono stabili. Gennaro è attualmente monitorato costantemente nel reparto di chirurgia.