Gasparri e Feltri, lite su critiche a Tajani: “Ritirati che fai schifo”, volano parole forti

Vittorio Feltri ha recentemente subito il furto del telefono, e un impostore ha iniziato a inviare messaggi deliranti a suo nome. Feltri ha avvisato la sua badante del furto. In parallelo, continua lo scontro via social tra Feltri, giornalista e consigliere regionale in Lombardia con Fratelli d’Italia, e Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia in Senato.

Lo scontro è iniziato a seguito di un intervento critico di Feltri su “Il Giornale”, dove ha contestato il ruolo di Antonio Tajani, vicepresidente del PPE, nelle scelte sui vertici delle principali istituzioni europee, affermando che vi era stato un inciucio politico che aveva escluso Giorgia Meloni senza che lei potesse opporsi. Gasparri aveva inizialmente risposto all’articolo di Feltri con una critica ironica, sostenendo che il pezzo di Feltri non rifletteva la realtà e che era stato scritto in modo superficiale o distratto

Gasparri aveva anche suggerito che lui e Tajani, essendo anch’essi giornalisti, avrebbero potuto scrivere un articolo più informato e lucido. Aveva infine invitato Feltri a chiedere scusa per le affermazioni errate. Feltri, tuttavia, non si è scusato e ha invece reagito con un post sui social. Nel post ha espresso il suo disappunto per gli insulti ricevuti e criticando l’intellettualismo dei suoi avversari. Da Forza Italia, alcuni membri hanno parlato di “senile confusione” in riferimento a Feltri, provocando una reazione ancora più accesa da parte del giornalista. In un’intervista al “Fatto Quotidiano”, Feltri ha risposto duramente, chiamando Gasparri il “più pirla di tutti”.

Ha spiegato che il suo coinvolgimento nei social media è limitato e che un semplice refuso nel termine “sgagnozzi” era stato utilizzato da Gasparri per deriderlo. Feltri ha concluso la sua risposta con un commento sprezzante nei confronti di Gasparri. Ha suggerito che il politico potesse avere un futuro come correttore di bozze, terminando con una dichiarazione particolarmente offensiva, sostenendo che Gasparri non fosse rilevante. Questo scontro evidenzia le tensioni interne tra figure di spicco della destra italiana e sottolinea le rivalità personali che possono emergere in contesti politici. Rivalità pesso amplificate dall’uso dei social media come piattaforma per esprimere dissapori e attaccare pubblicamente gli avversari.

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