Gad Lerner contro Giorgia Meloni: “L’ho detto per fare rima…”, Gruber lo incalza
Nella puntata di ieri di “Otto e Mezzo”, il talk show politico in onda su La7, si è acceso un vivace dibattito tra Lilli Gruber e Gad Lerner, con al centro le posizioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La Gruber ha provocatoriamente chiesto a Lerner se fosse corretto definire Meloni e il suo entourage come “vetero-fascisti”, in risposta alle recenti dichiarazioni del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che aveva evidenziato la presenza di una “rumorosa minoranza di vetero-comunisti” tra i contestatori della premier.
Lerner non ha esitato a rispondere, definendo Meloni una “fascista del Terzo millennio” e facendo riferimento a Giorgio Almirante come un punto di riferimento ideologico per la leader di Fratelli d’Italia. Queste affermazioni hanno innescato una riflessione più profonda sulla direzione politica del governo attuale e sul suo rapporto con il passato fascista dell’Italia.
Durante il dibattito, Lilli Gruber ha ricordato un recente intervento di Lerner in cui aveva usato il termine “fascistella” per descrivere Meloni. Con tono ironico, ha chiesto al giornalista di confermare l’uso di quella parola, e Lerner ha spiegato che, sebbene la scelta lessicale fosse giocosa, il significato sottostante era serio. Secondo lui, Meloni ha un’ideologia ben definita e una tradizione politica che la supporta, e ha criticato il tentativo di etichettare come nostalgici coloro che difendono la Costituzione e i valori fondatori della Repubblica.
Il dibattito si è poi spostato verso il significato simbolico del prossimo 25 aprile, ottantesimo anniversario della Liberazione. Lerner ha evidenziato l’importanza della scelta di Genova, città in cui i tedeschi si arresero ai partigiani, sottolineando che si tratta di un momento cruciale della storia italiana in cui il popolo si liberò senza l’intervento di forze esterne. Questa osservazione ha rappresentato una critica diretta alle posizioni di Meloni, in vista delle celebrazioni.
La discussione ha toccato anche le recenti dichiarazioni della premier riguardo al Manifesto di Ventotene, un documento fondamentale per l’idea di un’Europa unita. Meloni aveva espresso il suo disappunto nei confronti di quel testo, definendolo estraneo alla sua visione di Europa. Gruber ha espresso il suo disappunto per l’approccio della premier, ritenendolo inquietante e richiedendo chiarimenti sulla sua posizione politica. Le tensioni in studio sono aumentate, con entrambe le parti che si sono scambiate accuse, evidenziando una frattura profonda tra la visione di governo di Meloni e quella dei suoi critici.
La serata si è conclusa con Lilli Gruber che ha promesso di seguire con attenzione le celebrazioni del 25 aprile e le future dichiarazioni di Meloni e del presidente Mattarella riguardo a Ventotene. La discussione, con toni accesi e posizioni ben delineate, lascia presagire che il dibattito sulle radici storiche e politiche dell’Italia continuerà a occupare un posto centrale nel panorama politico nei prossimi mesi.