Funerale Papa Francesco, Meloni parla dell’incontro storico Trump-Zelensky
La solennità del funerale di Papa Francesco ha offerto uno scenario inedito per la diplomazia internazionale, un palcoscenico dove il rispetto e la discrezione si sono intrecciati con la necessità di affrontare le sfide globali. In questo contesto complesso, la premier italiana Giorgia Meloni ha dimostrato una leadership pragmatica e attenta, orchestrando incontri cruciali e mantenendo un equilibrio tra il dovere di onorare il Pontefice e l’urgenza di affrontare le questioni politiche più pressanti.
La partecipazione della Meloni alla cerimonia funebre è stata caratterizzata dalla sobrietà e dal rispetto. Il suo abito nero, l’espressione celata dagli occhiali scuri e la compostezza nel seguire la funzione hanno testimoniato la sua volontà di onorare il Papa senza distogliere l’attenzione dal rito religioso. La sua presenza, tuttavia, non è passata inosservata. Saluti con personalità di spicco come il principe William, Olaf Scholz e diversi leader africani hanno sottolineato il suo ruolo di interlocutore chiave sulla scena internazionale.
L’assenza della Meloni dalla celebre foto che ritraeva Trump, Zelensky, Macron e Starmer all’interno della Basilica di San Pietro, non è stata casuale. Fonti di governo hanno spiegato che la premier ha scelto di rimanere all’esterno, sul sagrato, per non trasformare un momento di preghiera in un’occasione di confronto politico. Questa decisione, apparentemente defilata, ha in realtà dimostrato la sua abilità nel gestire contatti cruciali dietro le quinte.
Infatti, la giornata è stata costellata da importanti incontri diplomatici. La Meloni ha avuto scambi con Roberta Metsola e Ursula von der Leyen, e ha mantenuto un fitto coordinamento con Donald Trump. Proprio questo dialogo privilegiato con l’ex presidente americano ha giocato un ruolo fondamentale nell’organizzazione di un incontro storico: il faccia a faccia tra Trump e Volodymyr Zelensky. Definito “molto produttivo” dalla Casa Bianca e “storico” dallo stesso Zelensky, questo colloquio ha aperto un canale di comunicazione diretto, un segnale positivo per la diplomazia internazionale.
Oltre agli incontri formali, la Meloni ha avuto anche un pranzo conviviale con il presidente argentino Javier Milei, che l’ha definita “una grande amica”. Questo incontro, pur informale, ha permesso di rafforzare i legami bilaterali e di discutere questioni di interesse comune, evidenziando come la premier stia consolidando legami anche al di fuori del contesto europeo.
Il culmine della giornata è stato il bilaterale a Palazzo Chigi con Volodymyr Zelensky. Un incontro molto atteso, in cui si è discusso della situazione bellica, delle necessità urgenti dell’Ucraina e del ruolo che l’Italia può giocare. La Meloni ha ribadito l’impegno italiano per la pace e il sostegno alla sovranità ucraina, mantenendo un approccio pragmatico orientato alla ricerca di soluzioni diplomatiche.