Francesca morta a 21 anni nell’incidente sulla Tiburtina, la terribile scoperta sull’amica che guidava
Un’auto con sei ragazzi a bordo sulla Tiburtina che va a schiantarsi contro un’auto con una coppia di giovani che la precede e poi su un muro. Così è morta Francesca Mandarino, 21 anni di Mandatoriccio, piccolo centro in provincia di Cosenza, alle pendici della Sila. La 21enne morta venerdì notte in via Tiburtina, a Roma, in un incidente stradale nel quale sono rimasti feriti altri sette ragazzi, uno grave in ospedale, aveva studiato a Conegliano Calabro e partecipava ancora alle iniziative organizzate nella sua cittadina.
Classe 2003, Francesca Mandarino era nata in Calabria ed era cresciuta a Mandatoriccio, piccolo comune della provincia di Cosenza. Terminati gli studi superiori a Corigliano-Rossano il trasferimento a Roma dove si era iscritta alla facoltà di Giurisprudenza della Sapienza.
Francesca Mandarino morta nell’incidente sulla Tiburtina, positiva all’alcol la giovane che guidava l’auto
Un futuro avvocato, che nella Capitale si era avvicinata all’attivismo politico. Proprio lo scorso 14 novembre aveva ufficializzato la sua candidatura come rappresentate degli studenti di Giurisprudenza con la lista Sapienza Futura alle elezioni studentesche in programma dal 19 al 22 novembre.
“Con grande entusiasmo e determinazione, oggi ufficializzo la mia candidatura. Ora è il momento di dare il massimo per il nostro futuro, non c’è più tempo”, aveva scritto la giovane annunciando la sua candidatura. I suoi sogni si sono spenti venerdì notte e oggi c’è stata la terribile conferma sull’amica che era alla guida dell’auto.
Alla guida dell’Opel Mokka c’era una 24enne, sottoposta all’alcol test e agli esami tossicologici per capire se era sotto effetto di sostanze stupefacenti. L’esame dell’alcol ha rilevato un tasso alcolemico di 0,92 g/l, ben al di sopra del limite legale di 0,50. La giovane rischia ora gravi conseguenze penali per guida in stato di ebbrezza e per la responsabilità dell’incidente in cui è morta l’amica Francesca.