Una notizia improvvisa, raggelante, ha scosso il mondo calcistico, in particolare la Fiorentina, che piange la scomparsa di Roberto Giachetti e che non si capacita di come se ne sia potuto andare così in fretta.
Roberto, figlio di Luciano Giachetti, il grande direttore sportivo che ha costruito la Fiorentina Campione d’Italia 1955-56, è stato lo storico Team Manager della Fiorentina dagli anni ‘80, restando accanto alla squadra viola, in panchina, per più di 20 anni, ragion per cui queste sono ore strazianti per i calciatori e gli addetti ai lavori, oltre che per i tifosi.
Il Museo Fiorentina, nel dare il triste annuncio, ha dichiarato: “Ci ha lasciati improvvisamente. La notizia è arrivata ad esequie avvenute per rispettare il riserbo voluto da Roberto. Un professionista serio, sempre disponibile e sorridente, Roberto resterà sempre nel cuore di tutti i tifosi viola”.
Roberto è stato descritto, da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, come un team manager elegante, sempre educato, sempre perfezionista , insomma, come un grande professionista . E’ stato uno degli uomini della Fiorentina più fedeli e impegnati, lavorando accanto ad allenatori e campioni viola.
Giachetti, ha saputo brillantemente accogliere i nuovi calciatori della Fiorentina, gestire e coordinare le attività di gruppo nei ritiri estivi, oltre che un punto di riferimento unico per i giornalisti, non sottraendosi mai alle interviste . Anche Il Museo Fiorentina piange la sua improvvisa scomparsa. Una notizia straziante, quella del suo decesso, una di quelle che ci lasciano pietrificati, ma che ci fanno riflettere su come la vita sia davvero un brivido che vola via. Da ogni angolo d’Italia, continuano a giungere messaggi di cordoglio sentiti, partecipativi, indipendentemente dal colore della maglia.