Filippo Turetta svela: “Più di 20mila foto a Giulia. Anche subito prima di ucciderla…”
Filippo Turetta ha recentemente depositato un memoriale nell’ambito del processo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, in cui descrive il suo attaccamento a lei anche attraverso le numerose fotografie scattate durante la loro relazione. Turetta afferma di aver scattato tra le 15.000 e le 20.000 foto di Giulia o dei due insieme e sostiene che Giulia non mostrasse segni di disagio o fastidio verso quest’abitudine, percepita dalla giovane come naturale. Foto che il reo confesso ha continuato a scattare fino al giorno dell’omicidio della giovane, avvenuto sabato 11 novembre. “Ho scattato diverse foto a noi o solo a lei, ma non c’è niente di strano in questo” ha dichiarato Turetta.
Nel memoriale, inoltre, Turetta racconta anche di sé e della storia con Giulia: “Non ho molti ricordi della mia vita e non mi sento di avere tanto da dire. Ho sempre avuto pochi amici ed è la cosa che spesso mi dispiaceva di più. Spesso mi sentivo solo e questa solitudine mi pesava, vedevo tanti invece per cui non era così e che avevano dei bei gruppi di amici e/o erano fidanzati. Io ero un po’ invidioso di questo perché avrei desiderato almeno uno dei due ma niente. (…) Mi sono sempre sentito molto sfigato“.
Poi l’incontro con Giulia. “Ci siamo fidanzati il 22 gennaio 2022. È stata lei a provarci, se non fosse saltata fuori Lei non ci sarebbe mai stato niente. Nella mia testa ci sarebbe mai potuta essere una persona diversa da Lei nella mia vita, o Lei o niente. È una cosa ridicola ma ho sempre sentito fosse così e non sono mai riuscito a sentirla diversamente”. Alla fine del memoriale, poi, Turetta sottolinea: “Lei è una completa vittima in tutto questo”.
Nel memoriale, Turetta fa inoltre riferimento al giorno dell’omicidio, l’11 novembre 2023, quando scattò diverse fotografie a Giulia durante un pomeriggio di shopping. Afferma di aver rivisitato molte di quelle immagini durante la fuga in Germania come tentativo di gestire la situazione e i suoi sentimenti, con presunti intenti suicidiari.
Durante il processo, Turetta ha più volte sottolineato che Giulia era la sua “prima e sola ragazza”, cercando di trasmettere la percezione di un legame profondo, anche se il caso, tragicamente, riguarda accuse gravissime e un epilogo estremamente drammatico.