FILIPPO TURETTA, SOLO ORA VIENE FUORI: ECCO CHI È LA MAMMA ELISABETTA

I genitori di Filippo Turetta, il 22enne reo confesso del femminicidio della sua ex fidanzata, Giulia Cecchettin, come noto, dopo che mercoledì non se la sono sentita di incontrare il figlio, lo hanno fatto domenica, in tarda mattinata, andandolo a trovare in penitenziario per il primo faccia a faccia col primogenito.

Nicola Turetta e Elisabetta Martini, padre e madre di Filippo, sono al centro dei riflettori per l’incubo che è piombato nelle loro vite e ovviamente, dato il clamore mediatico del caso, ci si chiede chi siano. Loro, da quanto si apprende dalla stampa, hanno lavorato insieme, per molti anni nel settore della ristorazione.

Nicola Turetta era il proprietario del ristorante La Cicogna, un’attività che aveva ereditato dal nonno e sua moglie, Elisabetta Martini, lo ha affiancato, lavorando in sala come cameriera. Nel 2021 il marito ha deciso di cedere l’attività alla famiglia Fesio e non si sa se questa sua volontà di cessione del ristorante sia legata alle conseguenze del Covid che, con le sue ondate pandemiche, ha messo in ginocchio gli imprenditori, sebbene abbia continuato a lavorare come cuoco in una mensa di una struttura per anziani. Ma mamma Elisabetta di cosa si è occupata?

Elisabetta è rimasta a casa. Da quanto si apprende a mezzo stampa, la famiglia di Filippo ha sempre versato in condizioni economiche agiate e la cessione del ristorante ha fruttato ad essa il denaro che ha permesso al 22enne, reo confesso del femminicidio di Giulia, di potersi iscrivere senza problemi all’università di Ingegneria Biomedica… proprio quella in cui ha conosciuto la Cecchettin tra una lezione e l’altra e in cui è iniziata la loro storia d’amore, culminata come sappiamo.

Oltre a Filippo, la famiglia Turetta ha un secondo figlio, 18enne e, dalle informazioni apprese, abita in un piccolo condominio a Torreglia,  cittadina situata a pochi chilometri dalla città di Padova, quella in cui, oggi, verranno celebrati i funerali di Giulia. Nulla di strano in questa famiglia, dunque, che ha dovuto fare i conti, tutto ad un tratto, con l’arresto del primogenito e con l’ammissione della sua colpevolezza per uno dei reati più efferati al mondo.