Filippo arriva in aula e per la prima volta incontra Gino Cecchettin

Filippo Turetta, è arrivato nell’aula della Corte d’Assise di Venezia, dove sarà interrogato come imputato nel processo per l‘omicidio aggravato dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, avvenuto in Italia l’11 novembre 2023. 

Parliamo di uno dei casi di cronaca nera efferata più recenti, che ha scosso fortemente milioni di italiani.  Noi la storia della 22enne abbiamo imparato a conoscerla, in quanto era una studentessa di ingegneria biomedica dell’Università di Padova, che avrebbe dovuto discutere la sua tesi di  laurea il 16 novembre 2023.

E’ nel corso dei suoi studi a Padova,  che ha conosciuto Filippo Turetta ed è stata lei a stoppare la relazione col giovane, durata circa un anno, nell’agosto 2023.Giulia e Filippo, però,  continuavano ad uscire insieme occasionalmente. Lei aveva paura che lui potesse compiere gesti estremi, ritenendo, però,  di percepire le  pressioni dell’ex come un ricatto. Dopo la denuncia di scomparsa di Giulio Cecchettin, la macchina delle ricerche si è subito attivata,  sino al rinvenimento del corpo di Giulia, il 18 novembre 2023,  da parte di una squadra cinofila della protezione civile del Friuli-Venezia Giulia.

La salma della povera studentessa,  recuperata in un  anfratto roccioso, era ricoperta da sacchi di plastica neri. Il tentativo di Turetta di sottrarsi alla giustizia, invece, si è concluso col suo arresto in Germania, mentre era fermo sulla corsia d’emergenza dell’autostrada A9 traBad Dürrenberg e lo svincolo Rippachtal, con l’automobile  senza benzina.  Turetta è stato condotto nel penitenziario di i Halle,  per poi essere trasferito presso la casa circondariale di Venezia.

Oggi è in corso l’interrogatorio dell’imputato  Filippo Turetta, che ha incontrato in aula, per la prima volta, Gino Cecchettin.  

Filippo Turetta è arrivato in aula, in cui è presente anche Gino Cecchettin.  Per la prima volta, l’imputato del delitto di Giulia, sua ex fidanzata, è uscito dalla cella,  scortato dalla polizia penitenziaria,  per essere interrogato nel processo. Le telecamere hanno catturato come era vestito  con pantaloni neri ed una felpa grigia con cappuccio, e con  una cartellina con alcuni documenti tra le mani.

Filippo  ha depositato uno scritto di circa 40 pagine in cui a mente fredda,  ha ricostruito punto per punto i suoi ricordi, in modo da aggiungere o integrare quello che ha già detto nel corso dei lunghi interrogatori.  Il suo legale ha risposto alla domanda di chi gli ha chiesto come stia il suo assistito.

Queste le parole dell’avvocato Caruso:  “È un coniglio bagnato, si può dire?”.  Un primo incontro attesissimo quello tra Gino, padre di Giulia, e Filippo Turetta, del quale,  al momento non si sa molto ma che potrebbe arricchirsi di ulteriori dettagli nelle prossime ore.

Gino Cecchettin aveva presenziato  già all’udienza di apertura del dibattimento,  e non si sapeva con certezza se potesse essere presente o meno nelle udienze successive del processo.   Eppure lo ha fatto, quindi è presente in aula e,  per la prima volta da quel maledetto 11 novembre 2023, e dal giorno dell’arresto di Filippo in Germania,  ha potuto  incrociare lo sguardo del ragazzo sui cui pende l’accusa di aver tolto la vita alla figlia.

Gino Cecchettin, quando gli viene chiesto di Filippo, ha risposto:  “Turetta? Non provo niente, l’ho tolto dalla mia vita. Chissà quanti Filippo si nascondono ancora nelle scuole”.  Parole forti, le sue, parole di un padre straziato, orfano della figlia per mano di chi un tempo  l’aveva amata.