“Fai l’operetta”, “Sei bugiardo”. Scontro Conte-Salvini sul Mes
Lo scontro sul fondo salva-Stati non si ferma. Dopo che la Lega ha sollevato il tema dei negoziati in Europa sulla modifica del Meccanismo europeo di stabilità, il cosiddetto Mes, con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, adesso, dopo giorni, è arrivata l’ennesima (dura) replica del premier giallorosso.
Che ha deciso di rispondere in maniera estremamente piccata alle ultime dichiarazioni di Matteo Salvini e e di molti esponenti del centrodestra che accusano Conte e l’allora ministro Giovanni Tria di aver trattato segretamente con l’Ue, tenendo all’oscuro il parlamento.
Il duello ha visto in particolare coinvolti Conte e Salvini, con la Lega che accusa il premier di aver taciuto sulla trattativa quando erano al governo insieme. La reazione di Conte, che ieri, per la prima volta, ha paventato la possibilità di un veto da parte dell’Italia a Bruxelles, è questa volta direttamente rivolta sia al suo precedente ministro dell’Interno che a tutto il suo partito. Il presidente del Consiglio ha parlato di “delirio” provocato da Salvini e dalle opposizioni, puntando il dito sul capo del Carroccio che, a detta di Conte, “partecipava ai tavoli dove si discuteva del Mes” e adesso accuserebbe il premier di aver occultato i negoziati. “Oggi la stessa persona e lo stesso partito scopre il Mes e grida allo scandalo. Questo è un atteggiamento irresponsabile”. Poi Contre rincara la dose: “Pretendo un’opposizione seria e credibile, così si difendiamo tutti gli interessi nazionali, maggioranza e opposizione, altrimenti è un sovranismo da operetta”.
Accuse pesanti cui ha risposto direttamente Salvini che ha parlato di un presidente del consiglio “bugiardo o smemorato”. “Il signor Conte è bugiardo o smemorato. Se fosse onesto direbbe che a quei tavoli, così come a ogni dibattito pubblico, compresi quelli parlamentari, abbiamo sempre detto di no al Mes”. Una risposta che fa il paio con quelle date in questi giorni da Alberto Bagnani e Claudio Borghi Aquilini i quali, sin da tempi non sospetti, cioè quando Conte era ancora “gialloverde”, avevano richiesto al governo di chiarire sulle trattative per le modifiche del Meccanismo di stabilità. Un fondo salva-Stati che, secondo le opposizioni ma anche secondo parte del Movimento 5 Stelle, potrebbe rappresentare una vera e propria trappola nei confronti dell’Italia, visto che all’approvazione del fondo seguirebbero delle richieste di riforme sul debito che di fatto creerebbero una nuova Troika, molto più potente della precedente.
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