Fabrizio Corona e il post su Papa Francesco: “Morte puntuale, rituale quasi”, utenti in rivolta
L’ex re dei paparazzi, Fabrizio Corona, è tornato al centro della polemica per un suo controverso commento pubblicato su Instagram, in seguito all’annuncio della morte di Papa Francesco.
La sua dichiarazione, dal tono complottista, ha immediatamente scatenato una pioggia di critiche da parte degli utenti, che lo hanno accusato di speculare su un evento tragico e solenne.
Il post su Instagram che ha sollevato la bufera
La mattina dell’annuncio ufficiale della scomparsa del Santo Padre, Corona ha pubblicato un post che ha lasciato molti senza parole. Il contenuto del messaggio ha subito fatto il giro del web, accendendo un acceso dibattito.
«Oggi alle 7:30 del mattino è stata comunicata la morte di Papa Francesco. Proprio oggi. Il giorno dopo la Pasqua, la festa della Resurrezione. Il momento in cui si celebra la vita che sconfigge la morte. Ma in questo caso, la morte è arrivata in modo troppo perfetto, quasi come se fosse stata pianificata. Puntuale, precisa, rituale. Poi ci diranno che è solo una coincidenza. Ma non lo è. Ce ne ricorderemo, di questo pianeta».
Queste parole, intrise di mistero e allusioni a eventi simbolici, hanno suscitato indignazione da parte di molti utenti, che hanno accusato Corona di mancare di rispetto e di diffondere teorie infondate.
Non è la prima volta che Corona parla del Papa
Già in passato, Fabrizio Corona aveva attirato l’attenzione per alcune sue dichiarazioni su Papa Francesco. In particolare, quando il Pontefice si affacciò al balcone del Policlinico Gemelli per rassicurare i fedeli dopo un ricovero, l’ex paparazzo era stato tra i primi a diffondere ipotesi dubbie, poi smentite dallo stesso Papa.
Nonostante le precedenti smentite ufficiali, Corona continua a esprimere i suoi pensieri con uno stile provocatorio e polemico. Questa sua ultima uscita ha però superato ogni limite secondo molti utenti, che hanno interpretato il messaggio come un tentativo di creare sensazionalismo attorno a un evento tragico.
Reazioni social: critiche feroci e sarcasmo
Sotto il post di Corona si è riversato un vero e proprio fiume di commenti. Alcuni hanno scelto la via dell’ironia per rispondere, mentre altri non hanno risparmiato critiche dirette.
Un utente scrive: «Poteva essere una buona occasione per restare in silenzio… Ma anche questa volta è andata persa». Un altro, con tono sarcastico, commenta: «A Corona damme sei numeri, così me gioco gli altri ottantaquattro».
Qualcuno invece evidenzia l’incoerenza nelle affermazioni del fotografo: «Dicevi che non avrebbero mai annunciato la morte durante il Giubileo. Ora che l’hanno fatto, ti inventi un’altra storia. Buffone». E ancora, tra i messaggi più taglienti, si legge: «Potevi scrivere: ‘Ogni volta che l’Avellino viene promosso, un Papa se ne va’».
Un post divisivo che ottiene comunque visibilità
Nonostante la pioggia di commenti negativi, il post ha comunque raccolto oltre 50mila “mi piace”, a conferma del fatto che ogni contenuto firmato Corona riesce comunque a ottenere attenzione. Il suo stile comunicativo, polarizzante e provocatorio, continua ad attirare una certa fetta di pubblico, anche a costo di sollevare polemiche.
Fabrizio Corona e il marketing dell’eccesso
Non è un segreto che Fabrizio Corona abbia costruito la sua carriera sull’eccesso, sulla rottura delle convenzioni e sull’esposizione mediatica continua. Le sue dichiarazioni, anche quando riguardano temi delicati come la morte di una figura spirituale di rilevanza mondiale, sembrano rientrare in una strategia ben precisa: far parlare di sé, nel bene o nel male.
Questa volta, però, secondo molti ha superato un limite etico. Speculare sulla morte di Papa Francesco, per di più con allusioni a teorie complottiste, è stato considerato da molti utenti come un gesto irresponsabile e offensivo nei confronti di milioni di fedeli.
Il confine tra opinione e mancanza di rispetto
Il caso Corona solleva ancora una volta la questione del confine tra libertà di espressione e rispetto per il dolore altrui. Se da un lato ogni cittadino ha diritto di esprimere le proprie opinioni, dall’altro è anche vero che ci sono momenti in cui il silenzio, o almeno la sobrietà, sono la scelta più opportuna.
Il lutto per la scomparsa di un Papa non è solo una questione religiosa, ma anche simbolica e culturale. Le parole di personaggi pubblici, in momenti come questo, possono avere un impatto importante sull’opinione pubblica e sul clima emotivo collettivo.