Eros Ramazzotti sul coronavirus: “In Usa siamo visti come un paese allo sbando”
L’emergenza sanitaria che sta coinvolgendo il nostro paese sta richiamando l’attenzione dei media internazionali. L’idea che si stanno facendo all’estero sembra essere quella di un “paese allo sbando”, incapace di arginare il virus e vittima del panico spesso insensato.
Lo ha confessato Eros Ramazzotti che, attualmente all’estero per il suo tour mondiale, sta vivendo la situazione italiana con occhio esterno decisamente preoccupato.
Il cantante si trova in America da oltre un mese e ha attraversato il continente da sud a nord grazie ai concerti in programma nel suo tour mondiale. Da Boston, dove si trova in questo momento per un live, Eros Ramazzotti ha lanciato un grido di allarme. Il nostro paese all’estero è visto come una nazione allo sbando. Attraverso un accorato post pubblicato sul suo profilo Instagram, il cantautore ha detto la sua sul coronavirus: “Ho letto e sto vendendo quello che sta succedendo in Italia (un paese eccezionale e bellissimo) e sono sconcertato. Mi trovo in America da un mese e da qui l’impressione è di un paese allo sbando, di gente che si evita come se ci fosse la peste, di ignoranza totale, di cattiveria e razzismo galoppante”.
Eros Ramazzotti, che pochi giorni fa sempre sui social ha smentito il flirt con una pittrice venezuelana, si è detto scioccato della situazione e dal governo italiano, incapace di gestire la situazione: “Sono veramente scioccato da tutto ciò ma soprattutto da uno stato che non sa gestire una situazione così, che non aiuta il cittadino a capire cosa veramente sta succedendo. Dobbiamo essere uniti, veri, disponibili e aiutarci l’uno con l’altro perché è l’unico rimedio. Nessuno ci può aiutare più del nostro essere civili e rispettosi con noi stessi. Forza, non abbattiamoci e si troverà una soluzione, ne sono certo”. Il messaggio, diretto in particolar modo alle forze politiche al governo, ha suscitato l’apprezzamento di molti che hanno approvato le sue parole.