ENTRANO NEL GARAGE E LA TROVANO INSIEME A 2 CANI IN CONDIZIONI DISUMANE

Quella che sto per raccontarvi è una storia decisamente forte, in quanto è un mix di abbandono, degrado, maltrattamenti ai danni di quelli che noi reputiamo i migliori amici dell’uomo.

Parlo ovviamente dei nostri cuccioli a quattro zampe che, più di tutti, percepiscono i nostri malesseri, la nostra gioia, aspettandosi al rientro da casa per riempirci di coccole.

Non pretendono nulla, se non una ciotola di cibo, acqua sempre a loro disposizione, passeggiatine all’aria aperta e rispetto. Una parole sconosciuta a chi, di umano, ha solo l’aspetto.

Ormai sono in tanti gli interventi volti al salvataggio di animali maltrattati, sottoposti alle peggiori torture,  seviziati, acquistati come se fossero oggetti, per poi disfarsene a piacimento.

In tanti gli abbandoni; una vera e propria piaga soprattutto nel Sud Italia, così come le rinunce di proprietà, con canili al collasso dove in tantissimi esemplari vecchietti vengono abbandonati  quando non sono più in grado neppure di deambulare.

Una proprietaria di due cani, nel luglio 2017, è sta condannata al pagamento di 4 mila euro e alla confisca dei suoi due animali, ponendo fine al calvario che due poveri cani hanno patito, costretti a vivere sempre sullo scivolo del garage dell’abitazione della colpevole.

Ovviamente il nucleo delle guardie zoofile dell’OIPA di Verona, per far luce su quest’atroce storia, segnalata da alcune persone di buon cuore che hanno, sin da subito, intuito la gravità della situazione dei due animali, hanno effettuato una perquisizione e si sono trovati dinnanzi ad una scena a dir poco agghiacciante. I due cani erano completamente abbandonati a loro stessi, sotto il caldissimo sole di un’afosa giornata di luglio.

Erano costretti a non muoversi dalla rampa del garage nella quale la carnefice, loro proprietaria (se così è possibile definirla) li aveva relegati. Una storia dell’orrore, quella venuta alla luce in un’abitazione alla periferia di Verona. I due cuccioli si lamentavano, immersi in un cumulo di feci. Entrambi gli esemplari, un meticcio e un simil pastore tedesco, avevano il pelo arruffato, pieno di nodi, ed erano costretti a bere dell’acqua stagnante, mangiando il loro cibo sparso ovunque ed andato a male.

Per potersi riparare, nonostante la loro notevole mole, avrebbero dovuto utilizzare la stessa cuccia. Ovviamente in estate il deterioramento del cibo e i cattivi odori legati agli escrementi, avevano reso l’intera area irrespirabile. Condizioni igienicosanitarie impossibili da sopportare, in cui il meticcio, purtroppo, è spirato. Le guardie zoofile, coadiuvate da servizio veterinario dell’Aulss 9, nel 2017 hanno effettuato il sequestro per il reato di detenzione di animali incompatibile con la propria natura e produttiva di gravi sofferenza.

Massimiliano d’Errico, coordinatore delle guardie zoofile dell’OIPA di Verona , ha dichiarato che condanne come quella inferta alla proprietaria veronese in questione, seppur lievi rispetto alla sofferenza e ai maltrattamenti patiti dagli animali, rappresentano un’importante conquista, punendo coloro che non conoscono il rispetto e la ragione, arrogandosi il diritto di poter trattare i propri animali domestici alla stregua di oggetti. La speranza è che i cittadini possano mettere da parte l’omertà, collaborando con l’OIPA nel segnalare situazioni come queste, da sanzionare penalmente.