Eleonora Giorgi, l’annuncio in tv preoccupa il pubblico: “Nuova e più forte chemioterapia”
Ai microfoni di Nunzia De Girolamo, durante la puntata di ieri, 26 giugno, de l’Estate in Diretta, Eleonora Giorgi ha fatto il punto sulla sua battaglia contro il tumore al pancreas. Un tumore tra i meno curabili e che, purtroppo, colpisce una fetta sempre più larga della popolazione. Contro la malattia, Eleonora Giorgi sta combattendo con dignità e coraggio, tenendo la barra dritta nonostante alcuni momenti di scoramento fisiologici nella malattia.
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Particolarmente toccanti le sue parole: “Ora che sono molto malata ho bisogno di bontà. Sed uno deve uscire di scena deve farlo con la bontà. Ho un nuovo look di capelli. Mi vedi i capelli meno folti? Dopo sei mesi di chemio, non cadevano, adesso ho cambiato chemio e ora pare che potrebbero cadere. Quindi mi sono fatta bionda e ho detto ‘se mi devono cadere i capelli, che mi cadano da biondi’”.
Estate in Diretta, Eleonora Giorgi racconta la battaglia con il cancro
“Sono andata e ho detto ‘fammi bionda’. Adesso devono cadere e io sto preparando dei cerchietti con la frangia. Sono mesi che vivo circondata d’amore, da quando ho parlato della malattia mi hanno scritto migliaia di persone. Un insieme di persone che mi fanno doni, mi stanno vicino, mi scrivono. Poi anche nelle cliniche ho trovato staff di persone molto umane, pazienti, dolci”.
“Sono nelle mani della scienza, perché ogni giorno ci sono delle conquiste. Di sicuro parlarne aiuta. Anche perché c’è una quantità inaccettabile di giovani nella mia situazione, io alla fine sono vecchia. Se non avessi il nipotino e i figli direi ‘pazienza’. Se ho reagito con forza? Diciamo che sfido il male, come con i capelli. Cascano? Cascano biondi! Però lui è tremendo, il tumore al pancreas è questo”.
“Lui sta nel sangue quando ti operano, comincia a viaggiare, si va a seminare. Quindi abbiamo dovuto cambiare chemio, un’altra tanto robusta. Questo perché dobbiamo scongiurare che vada ad attecchire altrove. Però ridere è importante. Come sto ad otto mesi dalla diagnosi? Sono un po’ fragile lo confesso, ho momenti di debolezza. Piango lacrime di sangue quando penso che potrei andarmene e penso ai figli e al nipote. Tutti abbiamo una data di scadenza”.