ELENA FANCHINI, È SUCCESSO DURANTE I FUNERALI: L’EMOZIONE È STATA TROPPO FORTE
Ha sconvolto tutto il mondo dello sport, in particolare quello dello sci, la morte della ex sciatrice Elena Fanchini. A portasela via, a soli 37 anni, il mostro (l’ho sempre chiamato così).
Elena ha lottato, per tanto tempo, contro un tumore che non le ha lasciato scampo. Una notizia devastante, quella della sua dipartita, e in tantissimi, da Nord a Sud, sono gli italiani che hanno voluto dedicarle un messaggio via social; un ultimo saluto, seppur virtuale.
Elena, sorella maggiore della famiglia Fanchini, costituita anche da Nadia e Sabrina che rappresentano tutte la storia recente dello sci alpino italiano, si è spenta nella sua abitazione di Solato, in provincia di Brescia.
Il suo calvario è iniziato nel 2017 quando, mentre preparava le Olimpiadi invernali di Pyeongchang dell’anno successivo, ha accusato un malore improvviso, che, dagli accertamenti, è risultato essere legato ad un tumore.
La sportiva ha documentato tutta la sua lotta attraverso i social, in cui era molto amata e seguita. Una guerriera, Elena, che aveva sconfitto il cancro nel 2018, tornando sulle piste, prima di ritirarsi definitivamente nell’aprile 2020. Ad agosto 2022, per, il male che pensava di essersi lasciata alle spalle, si è ripresentato e la recidiva non gli ha lasciato scampo. Ieri, 11 febbraio, si sono tenuti i suoi funerali e l’emozione è stata troppo forte. Vediamo cosa è accaduto.
Ieri, sabato 11 febbraio, alle 10.30, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, a Solato, una frazione di Pian Camuno,in provincia di Brescia, c’erano l’intera comunità, le sue ex compagne di discipline, le Fiamme Gialle. Momenti fidi forte commozione, in cui il silenzio, con gli occhi rigati di lacrime, si è dato l’ultimo saluto terreno all’ex sciatrisce, stroncata dalla recidiva di un tumore, l’8 febbraio.
Una famiglia devastata, rimasta orfana di una donna energica, piena di vita, che ha lottato sino all’ultimo, pur di vincere una battaglia contro il nemico che, a fine corsa, ha avuto la meglio. Don Simone Caricari, che ha officiato la cerimonia funebre, ha chiamato all’altare la signora Giusy Alessi, mamma della povera Elena che si è lasciata andare ad un lungo sfogo nelle peggiori ore, quelle in cui si trova a dover dire addio a sua figlia.. un qualcosa che, da tempi immemori, è ritenuto contro natura.
Mamma Giusy ha così parlato, dinnanzi ad una folla commossa accorsa per il funerale, raccontando come ha vissuto il doloroso calvario della figlia: “Ho fatto tante preghiere per farti guarire ma il Signore non mi ha ascoltato. Gli ho perfino chiesto che rendesse libera te dal male e lo passasse a me. Poi ho capito che aveva deciso di averti con lui e ha esaudito un mio ultimo desiderio: che negli ultimi giorni non soffrissi per la malattia”.
Una madre rimasta orfana di colei che ha portato in grembo per nove mesi, che ha accudito amorevolmente e a cui è stata vicina, nella sofferenza, seppur tenendo per sé la lacrime, per non arrecare ulteriore dolore alla figlia: “Ho pianto sotto le coperte per tante notti perché non volevo che mi sentissi. Venerdì scorso abbiamo anche mangiato la pizza tutti insieme. Ci siamo abbracciate quando mi ha detto che Nadia (la sorella, ndr) era di nuovo incinta”
Infine, le parole più strazianti: “Sono orgogliosa di te. Elena, non dovevi entrare in chiesa così, oggi, dovevi entrare con l’abito bianco. Ti ho vestita per portarti dal signore, ora corri amore mio”. E’ una morsa al cuore, indice di un dolore immane. Anche noi ci uniamo alla famiglia di Elena, porgendo le nostre più sentite condoglianze.