Lo scorso anno sono state fatte quasi 50 mila nuove diagnosi, tra cui circa 26mila uomini e 22mila donne per cui capiamo bene quanto la neoplasia all’intestino sia diffusa. Da cosa dipende? Secondo il sito dell’ Airc in ballo ci sarebbero una serie di fattori di diverso tipo: quelli nutrizionali (dieta ad alto contenuto di grassi e proteine animali ma povera di fibre), l’obesità e sovrappeso, fattori genetici, fattori non ereditari come l’età (l’incidenza è superiore nelle persone anziane), il fumo, la sedentarietà, le malattie infiammatorie croniche intestinali (come la rettocolite ulcerosa e il morbo di Crohn), una storia clinica passata di polipi del colon o un pregresso brutto male del colon-retto.
Ma quali sono i sintomi che potrebbero sottendere una neoplasia intestinale a cui dobbiamo prestare la massima attenzione? Va premesso che si tratta di sintomi molto frequenti che possono facilmente essere confusi con problemi di poca importanza. Proprio per questo è essenziale che sia uno specialista a fare la diagnosi. Solo chi ha le competenze necessarie può capire se è il caso di preoccuparsi oppure no.
Ma veniamo ai sintomi di una neoplasia intestinale. Tra questi troviamo stanchezza, vertigini o mancanza di respiro inspiegabili. Si tratta di sintomi che si manifestano nell’effettuazione delle attività di routine, quelle che fino a quel momento avevamo fatto tranquillamente e che ora non riusciamo pià a compiere.
Non è normale sentirsi senza fiato e avere vertigini per cui non va perso tempo, contattando subito il medico per una visita specialistica. La neoplasia intestinale si manifesta con presenze ematiche nelle feci, dolore addominale, sensazione di non aver svuotato correttamente l’intestino dopo essere andati in bagno e una perdita di peso inspiegabile.
La neoplasia intestinale può anche causare un blocco nell’intestino, che può manifestarsi con sintomi quali stitichezza, mal di pancia e vomito. Va prestata attenzione al colore delle feci. Se nere o color rosso scuro, se si ha diarrea con tracce ematiche, non va perso nemmeno un minuto, rivolgendosi subito al medico.