“È un orrore”. Ordina vestiti su Shein, quando apre il pacco comincia a urlare. Cosa c’era dentro
Ordina un pacco e quando lo apre trova una sorpresa ‘terrificante’. Non è la prima volta che la famosa azienda si ritrova suo malgrado coinvolta in un episodio scioccante. Una studentessa di nome Sofia era eccitata all’idea di aprire il pacco di vestiti che aveva ordinato on line. Ma l’eccitazione si è trasformata ben presto in choc.
“Pensavo fosse un giocattolo, poi si è mosso. È stato spaventoso” ha raccontato la giovane. Come molti altri, milioni di persone, la ragazza ha scelto la nota azienda di fast fashion che vende abiti ‘alla moda’ a prezzi bassi anzi bassissimi. In passato è arrivato un ‘verdetto’ piuttosto negativo, da parte della rivista tedesca Oko-test, sui prodotti di questa azienda “la maggior parte dei prodotti Shein non supera il test, risultando contaminata da sostanze chimiche, tra cui antimonio, dimetilformammide, piombo, cadmio, ftalati vietati, naftalene e idrocarburi policiclici aromatici (Ipa)”.
Compra abiti da Shein e quando apre il pacco trova uno scorpione vivo
Stiamo parlando della Shein, il colosso cinese del fast fashion che ha registrato un fatturato di 45 miliardi di dollari (42 miliardi di euro circa) nel 2023. Sofia ha trovato uno scorpione vivo quando ha aperto il pacco. Grazie all’aiuto dei suoi conquilini universitari è riuscita a catturare il velenoso aracnide e a metterlo in una vasca. Successivamente l’animale è stato raccolto da un esperto.
E la Shein cosa ha detto? L’azienda è stata contattata e ha affermato di aver aperto indagini sul caso. Sofia Alonso-Mossinger, la 18enne studentessa dell’università di Bristol, nel Regno Unito, ha raccontato la sua disavventura alla BBC. “Ho aperto la cerniera della confezione esterna e ho visto qualcosa muoversi” le sue parole. “Che cos’è questo? Pensavo di sognare – prosegue il racconto – Mi sono sempre sentita a mio agio con i ragni, ma è stato spaventoso ritrovarmi nella mia stanza con uno scorpione”.
Sofia, scioccata, ha urlato e subito gli altri studenti che erano con lei l’hanno raggiunta. Invece di uccidere lo scorpione i ragazzi hanno preferito metterlo in un contenitore. Gli hanno anche dato dell’acqua. Sembra che si tratti di un Olivierus martensii, uno scorpione cinese. Dopo averlo ‘salvato’ hanno contattato il National Centre for Reptile Welfare. Chris Newman, uno dei responsabili, ha dichiarato: “La puntura sarebbe stata significativa, potenzialmente letale“. E questa non è la prima, bensì la seconda segnalazione nell’ultimo mese.