È morto Papa Francesco

È giunta una notizia che ha sconvolto il mondo cattolico e non solo: il pontefice Jorge Mario Bergoglio, conosciuto come Papa Francesco, è deceduto questa mattina alle ore 7:35, come riportano fonti ufficiali vaticane. La Sala Stampa della Santa Sé ha comunicato con dolore la scomparsa del Santo Padre, dopo un pontificato che ha lasciato un’impronta indelebile nella Chiesa e nella società globale.

Il Cardinale Farrell, testimone di questo triste episodio, ha annunciato con commozione la perdita di un leader carismatico: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa.”

Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio il 17 dicembre 1936 a Buenos Aires, in Argentina, da una famiglia di origine piemontese, aveva dedicato la vita all’impegno religioso, umile e vicino al popolo. Dopo aver conseguito il diploma di perito chimico, nel 1958 entrò nella Compagnia di Gesù e nel 1969 fu ordianato sacerdote. La sua attività pastorale si contraddistinse sin da subito per uno stile sobrio e una dedizione ai più poveri, ai migranti e ai giovani. In Argentina, ricoprì ruoli di grande responsabilità, fino a diventare arcivescovo di Buenos Aires. La sua vita semplice, vissuta in un modesto appartamento e con un’attenzione attenta alle periferie sociali, gli guadagnò la stima di molti.

Nel 2013, dopo le dimissioni di Benedetto XVI, Bergoglio fu eletto 266º Papa, assumendo il nome di Francesco, in omaggio al Poverello di Assisi e ai valori di povertà e pace. Il suo pontificato ha rappresentato un sentito richiamo a una Chiesa “in uscita”, al servizio dei più deboli e degli ultimi, denunciando le ingiustizie sociali, il cambiamento climatico e l’ipocrisia religiosa. Ha promosso un rinnovamento interno, favorendo una Chiesa più sinodale e aperta alle donne e ai laici.

Papa Francesco ha lasciato un’eredità fatta di encicliche fondamentali, come “Laudato si’” sull’ecologia integrale e “Fratelli tutti” sulla fraternità umana e l’amicizia sociale. Ha affrontato con determinazione il gravoso problema degli abusi all’interno della Chiesa, cercando di portare trasparenza e giustizia. La sua opera si è contraddistinta anche per un’intensa attività di dialogo interreligioso, culminata nel patto di Abu Dhabi del 2019 con l’Imam di Al-Azhar, un simbolo di fratellanza tra culture e religioni diverse.

Sebbene l’età e i problemi di salute abbiano rappresentato delle sfide, Papa Francesco non ha mai cessato di viaggiare, visitando luoghi di sofferenza e portando il messaggio di misericordia e speranza. È stato un pontefice del popolo, capace di parlare al cuore sia dei credenti che dei non credenti, con un linguaggio diretto, un sorriso e il coraggio di scelte coraggiose.

La sua scomparsa segna la fine di un’epoca, ma il suo esempio di umiltà, misericordia e impegno sociale continuerà a vivere nella memoria di tutti. Ora, la Chiesa universale si prepara a un nuovo cammino, in attesa di un futuro Papa che possa continuare l’opera di un uomo che ha saputo incarnare i valori del Vangelo in ogni sua azione.

Il mondo si stringe intorno alla Santa Sede in questo momento di lutto, ricordando Papa Francesco come un segno profetico di misericordia e di speranza, un vero discepolo del Signore che ha dedicato la sua vita a rendere più umana e solidale il nostro tempo.

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