“È morto”. La notizia choc dall’Ucraina sul celebre volto: colpito mentre usciva da Mariupol
La situazione a Mariupol è critica. Da quando è iniziata la guerra tra Russia e Ucraina, la cittadina è stata uno dei centri dei combattimenti tra le due fazioni, dove si ritiene siano rimaste intrappolate circa 150mila persone. La città è assediata da giorni e i tentativi fatti negli ultimi giorni dalla Croce Rossa per far entrare un convoglio di aiuti umanitari sono tutti falliti.
Intervistato dall’emittente Suspilne, Maxim Zhorin, co-comandante delle truppe Azov ha dichiarato”Il nemico sta guadagnando terreno, occupando nuove strade e case. Enormi le perdite ma contemporaneamente anche la nostra cattura di soldati russi e uccisione dei nemici. Abbiamo bisogno di prigionieri, per garantirci un fondo di scambio e avere una posizione più forte nei negoziati”.
Mantas Kvedaravicius regista ucciso morto Mariupol Ucraina
Parte della città di Mariupol è controllata da Azov e dalla Marina militare ucraina. In particolare il distretto Azovstal ed il porto. Proprio nella cittadina ucraina, famosa orami per il teatro bombardato dalle forze russe il 16 marzo, è morto il film maker e antropologo lituano Mantas Kvedaravicius, lo ha reso noto il regista russo Vitaly Mansky, anima del festival dei documentari Artdocfest di Mosca.
Mantas Kvedaravicius regista ucciso morto Mariupol Ucraina
Mantas Kvedaravicius è stato ucciso ieri a Mariupol all’età di 45 anni e “con una telecamera in mano”. Il regista aveva girato il documentario Mariuopolis sulla guerra del 2014 – un’opera presentata al Festival del cinema di Berlino – e un’opera sui rapimenti in Cecenia, Barzakh. Era a Mariupol per documentare l’assedio della città. Si era laureato all’Università di Vilnius, aveva un master in antropologia culturale in Inghilterra, e stava completando la sua tesi di dottorato all’Università di Cambridge.
Mantas Kvedaravicius era alla guida di una vettura che è stata colpita da un razzo. Trasportato d’urgenza in ospedale, è morto poco dopo il ricovero. “Mantas Kvedaravicius è stato ucciso a Mariupol dove stava documentando le atrocità di guerra delle truppe russe. Era stato premiato per i suoi documentari girati anche a Mariupol e in Cecenia”, ha scritto su Twitter Audra Plepyte, ambasciatrice della Lituania negli Stati Uniti e in Messico.