“È letale”: Bassetti avverte gli italiani, a cosa dovete fare attenzione adesso

Virus Nipah, Bassetti avverte gli italiani: le parole dell’esperto. Abbiamo imparato a conoscere il nome di Matteo Bassetti durante il delicato periodo della pandemia da Covid-19. Bassetti, laureato presso la facoltà di Medicina dell’Università di Genova, ha proseguito la formazione medica negli Stati Uniti presso la Yale University School of Medicine di New Haven, con una borsa di studio in malattie infettive. E priprio in queste ore è tornato a parlare agli italiani di un nuovo virus. (Continua a leggere dopo le foto)

Matteo Bassetti, no all'eritritolo
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Virus Nipah, Bassetti avverte gli italiani: le parole dell’esperto

In queste ore è scoppiata un nuova emergenza sanitaria in India e precisamente nella regione del Kerala: il virus Nipah, altamente letale e considerato una minaccia pericolosa per la salute pubblica globale, ha mietuto una seconda vittima, uno studente di appena 24 anni. Come riportato da Il Messaggero, le autorità sono in allerta e stanno lavorando per impedire che il focolaio si trasformi in una crisi sanitaria di più ampio respiro. Del virus Nipah ne ha parlato anche l’esperto Matteo Bassetti, il quale ha spiegato a che cosa bisogna stare attenti.

Il virus Nipah, noto per la sua capacità di diffondersi dagli animali all’uomo, viene classificato tra le zoonosi più gravi. Come riportato da Il Messaggero, Matteo Bassetti ha lanciato un avvertimento urgente: “È necessario agire con decisione per evitare che il virus esca dai confini del Kerala”. Come spiegato da Bassetti, il Nipah può essere trasmesso attraverso animali infetti, in particolare pipistrelli, e può anche passare da persona a persona, aumentando il rischio di un’epidemia più ampia. (Continua a leggere dopo le foto)

La prima comparsa del virus risale al 1999, quando colpì la Malesia causando oltre 100 morti e la distruzione di numerose fattorie di suini, vettori principali del virus insieme ai pipistrelli: “Il Nipah si è poi diffuso a Singapore, sempre nell’ambiente dell’allevamento, tra suini che erano entrati in contatto con animali importati dalla Malesia. Successivamente, altri focolai sono stati segnalati in Bangladesh e in India”. Questa malattia è caratterizzata da un alto tasso di mortalità (dal 40% al 75%) e si manifesta con sintomi che vanno dalla febbre e dolori muscolari a condizioni molto più gravi, come l’encefalite o la polmonite, per le quali non esiste una terapia specifica o un vaccino.