“È la loro barca”. Yacht affonda poco distante dalla costa, a bordo c’era la famosa con il marito e il figlio

Lo yacht con 11 persone è affondato nella mattinata di Ferragosto. La notizia, tuttavia, è stata diffusa solo nelle ore scorse. La barca, una 27 metri, è entrata in collisione con uno scoglio non segnalato nel GPS, il sistema satellitare che tutti i naviganti seguono, intorno alle 6,30 al largo della punta di Senetosa, nella Corsica del sud. Lo yacht di nome ‘Manta’ dei cantieri Canados, ha cominciato ad imbarcare acqua: si è spezzata in due ed affondata.

A Il Resto del Carlinola famosa ha racconto quei terribili momenti: “Io e mio marito Alberto di solito quando navighiamo stiamo vicini al comandante. Alberto ha scorto lo scoglio per primo e l’ha segnalato; il comandante ha virato subito, ma ormai era tardi”.“A me non sembrava così vicino. Noi non siamo caduti in acqua, perché a quel punto ci siamo attaccati a qualcosa, ma a chi era in cabina sono cadute delle cose addosso”.

Corsica, yacht contro scoglio: affonda barca della famiglia Magli

A bordo c’era Monica Maglia, nipote del fondatore del calzaturificio ‘Bruno Magli’, brand noto in tutto il mondo che nel 2001 è passato al fondo ‘Opera’. “Mio figlio e il suo amico sono saliti sulla zattera con le valigie che erano già pronte, perché sarebbero scesi dopo poche ore. Ognuno ha fatto quello che poteva”. “È la quinta barca, in poco tempo, che in questo preciso luogo dove è successo a noi, affonda”.

“Ora io mi chiedo, ma perché non segnalare questi scogli nel Gps? Questa tecnologia a cosa serve? Sulle carte, che ormai non guarda più nessuno, sono segnalati. Per fortuna che abbiamo tutti, anche i miei figli, mantenuto una certa fermezza di nervi. Ma posso assicurare che è stata una esperienza terribile, specie ora che mi rendo conto bene di quello che abbiamo passato”.

“Con questa barca ho perso tutte le cose alle quali ero affezionatissima. L’aveva acquistata mio padre Morris e tutto mi ricordava lui. Sono disperata. I pezzi della barca erano ovunque. Si dovrà procedere al recupero del relitto, che risulta diviso in due parti”.