Diffamazione, Forza Italia dice no alla Meloni: “Multa ridotta da 50mila a 5mila euro
Scontro aperto in Parlamento sulla proposta di legge di Alberto Balboni che intende regolare il reato di diffamazione. Le opposizioni hanno già preparato diversi emendamenti da presentare in Aula. Ma a fare notizia è soprattutto il fatto che Forza Italia voglia smarcarsi su alcuni punti del testo dagli alleati di governo di Fratelli d’Italia. I berlusconiani pretendono che la multa prevista per i giornalisti venga ridotta di molto.
Multa per diffamazione, la proposta di Forza Italia
Da venerdì scorso gli emendamenti al ddl Balboni sono depositati in commissione Giustizia del Senato. Inoltre la Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi) e l’Ordine dei giornalisti lanciano l’allarme contro quello che definiscono il “buio dell’informazione”.
Da quando la Corte Costituzionale ha deciso autonomamente di cancellare la norma che prevedeva anche il carcere per i giornalisti, in caso di accertata diffamazione, il parlamento non ha mosso un dito. La Consulta ha anche sollecitato il mondo politico a mettere in atto “un complessivo intervento per bilanciare la libertà di manifestazione del pensiero e la tutela della reputazione”.
Ma dalla fine della scorsa legislatura tutto è rimasto immobile. Ora però il ddl Balboni, depositato il 16 gennaio scorso, riaccende gli animi. “Il giudice ordina al giornalista professionista o pubblicista di indicare la fonte delle sue informazioni”, si legge nel testo. Multe da 5mila a 10mila euro, inoltre, per la diffamazione. Ma, se si tratta di un “falso determinato”, la multa sale da 10 a 50mila euro. Ed è proprio su questo punto che Forza Italia ha presentato un emendamento, a nome del capogruppo in commissione Giustizia Pierantonio Zanettin, secondo cui la pena pecuniaria in caso di mancata pubblicazione della rettifica scende da 51mila a 15mila euro. Lo scontro nel governo dunque si accende.