DECODIFICATO ANTICO PAPIRO: È LA PRIMA VERSIONE DI UN VANGELO SULL’INFANZIA DI GESÙ

Per decenni, un piccolo frammento di papiro è rimasto conservato negli archivi della Biblioteca statale e universitaria Carl von Ossietzky di Amburgo, quasi dimenticato e mai analizzato a fondo. Sembrava insignificante, un reperto tra tanti, che non aveva suscitato particolare interesse tra gli studiosi. Tuttavia, la situazione è drasticamente cambiata grazie all’impegno di un team di papirologi.

Il frammento è stato recentemente decifrato e studiato a fondo, rivelando qualcosa di eccezionale: si tratterebbe della più antica copia mai scritta del Vangelo dell’infanzia di Gesù. Questa scoperta ha portato una nuova luce su un testo che racconta episodi e dettagli della vita di Gesù bambino, un tema di grande interesse sia per gli studiosi di testi religiosi che per i teologi.

Il team di papirologi ha lavorato con attenzione e precisione per decifrare il frammento. L’analisi ha coinvolto metodi avanzati di datazione e interpretazione, che hanno permesso di stabilire l’età del papiro e di confermare la sua autenticità. Questo lavoro ha richiesto non solo competenze linguistiche e storiche, ma anche una profonda conoscenza delle tecniche di scrittura e dei materiali utilizzati nei tempi antichi.

Questa scoperta è di straordinaria importanza per la comprensione dei testi sacri e della loro evoluzione nel corso dei secoli. La più antica copia del Vangelo dell’infanzia di Gesù offre nuove prospettive sulle prime testimonianze cristiane e sulla diffusione dei testi religiosi.

La scoperta del frammento di papiro rappresenta un evento significativo per il mondo accademico e religioso. Questo piccolo pezzo di storia, che per anni è stato ignorato, ora rivela tutta la sua importanza. Le rivelazioni in esso contenute hanno un importanza epocale. Cosa c’è scritto al suo interno? Scopriamo tutti i dettagli 

Conservato per interi decenni negli archivi polverosi della Biblioteca statale e universitaria Carl von Ossietzky di Amburgo, questo piccolo frammento di papiro è stato sempre ignorato dagli studiosi, che lo ritenevano insignificante.

Per decenni, un piccolo frammento di papiro è rimasto conservato negli archivi della Biblioteca statale e universitaria Carl von Ossietzky di Amburgo, quasi dimenticato e mai analizzato a fondo. Tuttavia, la situazione è drasticamente cambiata quando ci si è accorti che il testo conteneva la parola ‘Gesù’. Da qui è partito l’impegno di un team di papirologi di approfondire l’antichissimo reperto.

Il frammento è stato recentemente decifrato e studiato a fondo, rivelando qualcosa di eccezionale: si tratterebbe della più antica copia mai scritta del Vangelo dell’infanzia di Gesù. Questa scoperta ha portato una nuova luce su un testo che racconta episodi e dettagli della vita di Gesù bambino, un tema di grande interesse sia per gli studiosi di testi religiosi che per i teologi.

Tra i passi più interessanti tradotti dagli esperti, si legge il seguente: “Le poche parole del frammento mostrano che il testo descrive l’inizio della ‘vivificazione dei passeri’, episodio dell’infanzia di Gesù che è considerato il ‘secondo miracolo’ nel Vangelo apocrifo di Tommaso – si legge nel comunicato -: Gesù gioca al guado di un ruscello impetuoso e modella dodici passeri con la morbida argilla che trova nel fango. Quando suo padre Giuseppe lo rimprovera e gli chiede perché fa queste cose durante il santo sabato, Gesù di cinque anni batte le mani e dà vita alle figure di argilla”.

Il team di papirologi ha lavorato con attenzione e precisione per decifrare il frammento. L’analisi ha coinvolto metodi avanzati di datazione e interpretazione, che hanno permesso di stabilire l’età del papiro e di confermare la sua autenticità.

Questa scoperta è di straordinaria importanza per la comprensione dei testi sacri e della loro evoluzione nel corso dei secoli. Inoltre, permette di approfondire la conoscenza delle tradizioni e delle credenze legate all’infanzia di Gesù, arricchendo il panorama delle fonti storiche a disposizione degli studiosi.