Decesso Papa Francesco e il lutto nazionale di 5 giorni: cosa succede alle scuole

La scomparsa improvvisa di Papa Francesco, venuto a mancare il 21 aprile, nel giorno di Pasquetta, a 88 anni, in Casa Santa Marta, a causa di un ictus e di un arresto cardiocircolatorio pone, legittimamente, una serie di interrogativi, tra cui uno non certo di poco conto: cosa succede alle scuole, dal momento che il governo ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale?

In sintesi: resteranno aperte e le lezioni si terranno regolarmente, o al contrario, i cancelli saranno chiusi? Dal momento che il decesso papale è un evento improvviso, i genitori degli studenti vogliono conoscere, anzitempo, cosa si prospetta sul fronte scolastico. Attualmente, causa festività pasquali e annesso ponte del 25 aprile, gli alunni sono a casa.

Stanno trascorrendo dei giorni spensierati, approfittando del sole che ha fatto capolino sulla nostra penisola, all’aria aperta, concedendosi una piacevole pausa dalle loro attività sui banchi.

C’è chi spera che questo clima possa prolungarsi per via dell’attuale situazione ecclesiastica, ma sarà così oppure no? Una domandona, questa, alla quale possiamo già rispondere, in modo da far chiarezza, una volta per tutte, su un argomento che riguarda tantissime famiglie italiane, quello dell’istruzione.

A seguito del decesso di Papa Francesco, l’esecutivo ha disposto cinque giorni di lutto nazionale.

A seguito del decesso di Papa Francesco, come noto, il Governo  targato Giorgia Meloni, ha dichiarato cinque giorni di lutto nazionale, da martedì 22 a sabato 26 aprile.  Ovviamente  sono in tantissimi, in queste ore così strazianti per il mondo ecclesiastico, alle prese con la scomparsa dell’amatissimo Bergoglio, a porsi delle domande pratiche.

Una su tutte attanaglia i genitori di giovani  e giovanissimi  studenti che si chiedono se le scuole resteranno chiuse oppure no e possiamo già fornire loro una risposta precisa, in modo da non essere colti impreparati e avere tutto il tempo di organizzarsi, incastrandosi tra le varie incombenze lavorative, familiari e domestiche.  Il lutto nazionale rappresenta una forma solenne e ufficiale con cui lo Stato esprime il proprio cordoglio.

In questo periodo: le bandiere degli edifici pubblici vengono esposte a mezz’asta, è previsto un minuto di silenzio negli istituti scolastici, si ha la sospensione delle attività istituzionali non essenziali.

 

Inoltre, sono annullati o rimandati eventi pubblici non coerenti con il momento di riflessione nazionale. Va precisato, però che, non trattandosi di giorni festivi nel senso stretto del termine, la legge italiana non impone la chiusura di scuole, uffici o aziende durante il lutto nazionale, salvo che la chiusura, in questo caso dei plessi scolastici, sia disposta con un’ordinanza specifica ordinanza locale o ministeriale.

In sintesi: le attività scolastiche si svolgeranno regolarmente, tranne che nei casi in cui un’ordinanza locale o ministeriale disponga la  chiusura. Dato che quest’argomento è tra i più cliccati sul web, per ovvie ragioni organizzative, questa è la risposta che, di sicuro, i genitori,   attendevano di ricevere.

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