Crosetto: “L’Europa rischia di esplodere, Giorgia Meloni unica a poter mediare con Trump”

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha rilasciato un’intervista a Repubblica dopo il suo primo incontro con il Segretario alla Difesa americano Pete Hegseth alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco. Al centro del colloquio, il mutato approccio strategico degli Stati Uniti, le implicazioni per l’Europa e il ruolo che l’Italia potrebbe giocare nei futuri equilibri geopolitici.

Crosetto ha descritto un quadro chiaro: per l’amministrazione Trump, la priorità assoluta è la Cina, mentre la Russia e l’Iran sono considerati problemi secondari. Questo cambio di prospettiva ridimensiona anche la centralità dell’Ucraina, che viene vista sempre più come una pedina nello scacchiere della competizione globale.

“Le accuse americane all’Europa? Hanno ragione, abbiamo speso per il sociale e non per le armi”

“Gli americani pretendono che, ora, l’Europa si assuma una responsabilità molto maggiore” ha spiegato Crosetto, sottolineando come Washington consideri conclusa l’era della protezione gratuita garantita agli alleati europei.

Il messaggio di Hegseth agli alleati è stato diretto: “Avete goduto della protezione americana gratuitamente per 70 anni e avete investito nel sociale invece di investire nella difesa. Avete pagato la vostra difesa con le tasse degli americani”.

Crosetto ha ammesso che questa lettura è fondata: “Ha torto? No, è la verità! Perché noi investivamo il 3% durante la Guerra Fredda e poi abbiamo smesso. Tanto, c’erano loro”. Il Ministro ha avvertito che il riequilibrio non può avvenire in tempi brevissimi: “Non possiamo recuperare decenni di disinteresse per la difesa in due anni”.

Le critiche all’Amministrazione Trump

Sulla guerra in Ucraina, Crosetto ha criticato la strategia della nuova amministrazione americana, accusandola di aver “giocato in anticipo delle leve importanti”. Sono state fatte concessioni alla Russia senza sfruttarle nel negoziato.

Il Ministro ha inoltre ribadito che eventuali forze multinazionali in Ucraina potranno essere schierate solo con un processo di pace consolidato e sotto un mandato Onu, che coinvolga anche India, Brasile e Arabia Saudita. “Non possiamo accettare una missione di Paesi percepiti come di parte”, ha dichiarato.

Giorgia Meloni unica a poter mediare con gli Usa

Infine, il ministro ha lanciato un monito sul rischio di una frattura nell’Unione Europea di fronte a queste nuove sfide e ha individuato in Giorgia Meloni l’unica figura in grado di gestire il dialogo con gli Stati Uniti. “Se io fossi in loro, chiederei a Giorgia Meloni, per il rapporto privilegiato che ha da anni con Trump, di provare a svolgere il ruolo di mediatore”.

“Il rischio dell’Europa“, ha proseguito il Ministro, “in questo momento, è che deflagriMeloni, invece, potrebbe essere un canale per parlare agli americani a nome dell’Europa, su questo tema specifico. Forse è l’unica che può farlo”. Un’investitura che rafforza ulteriormente il ruolo della premier italiana nella nuova fase politica internazionale, e che la pone al centro del complesso equilibrio tra Washington e Bruxelles.