Crollo della palazzina a Saviano, non ce l’hanno fatta i piccoli Lia e Giuseppe. Morta anche la madre
Tragedia in Italia. Nelle prime ore del mattino del 22 settembre in via Tappia 5 a Saviano, nel Napoletano, una palazzina è crollata. A causare il disastro sarebbe stata verosimilmente l’esplosione di una bombola di gas. Si tratta di un edificio di due piani: nel crollo sono morti due bambini e la madre . Un altro piccolo è in gravi condizioni, mentre la nonna è dispersa.
Sotto le macerie sono finiti i componenti di una famiglia – padre, madre e tre bambini – e una anziana che viveva al secondo piano, nonna 80enne dei bambini e dal cui appartamento, secondo quanto ricostruito dai vigili del fuoco e dai carabinieri giunti sul posto, avrebbe avuto origine lo scoppio che ha provocato il crollo. Saranni le inchiesta a chiarire le dinamiche dell’assurda tragedia. Sul luogo stamani è arrivato anche il procuratore di Nola, Marco Del Gaudio.
La famiglia Zotto sotto le macerie
Intorno alle 9 i soccorritori sono riusciti ad estrarre vivi dalle macerie il papà e un suo bambino di 2 anni. Una sorellina di 4 anni, invece, era purtroppo già morta. Successivamente è stato tirato fuori senza vita dalle macerie anche il corpo del fratellino più grande, di 6 anni. Anche la madre non ce l’ha fatta: quando è stato ritrovato il corpo, si è pensato inizialmente che fosse la nonna dei bimbi, che invece risulta ancora dispersa. Poi il riconoscimento e la drammatica confera. I vigili del fuoco stanno utilizzando anche alcune sonde munite di telecamere per proseguire nella ricerche.
A causare il crollo potrebbe essere stato lo scoppio di una bombola di gas: questa la prima ipotesi formulata dai soccorritori che da ore proseguono il loro lavoro senza risparmio di energie. I primi a giungere sul posto sono stati i carabinieri di Castello di Cisterna, poi sono arrivati i vigili del fuoco che hanno individuato in pochi minuti le possibili cause della deflagrazione che ha poi portato al crollo della palazzina. Ipotesi confermate anche dal sindaco del centro, Vincenzo Simonelli. «La deflagrazione è stata fortissima, la casa si è accartocciata su se stessa. Un scena terribile. L’esplosione molto probabilmente è dovuta a una fuga di gas ma in questo momento bisogna solo pensare a salvare vite. Le responsabilità, se ce ne sono, è giusto che vengano accertate, ma dopo».
Il bambino di 2 anni è stato portato all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli. Il papà, in gravissime condizioni, si trova invece al Cardarelli. Antonio Z., questo il suo nome, di 40 anni, al momento del crollo era già pronto per uscire di casa: era di turno nel supermercato Piccolo di cui è un dipendente.