“Cosa succede nelle puntate”. Reazione a catena, la pesante critica a Pino Insegno

Momento alquanto complicato per Pino Insegno, che da inizio giugno ha iniziato a condurre Reazione a catena su Rai1. C’è infatti chi lo ha letteralmente stroncato nelle ultime ore, dedicandogli un pezzo che lo ha criticato pesantemente. Sono state elencate le negatività riguardanti il conduttore e addirittura c’è stata un’analisi impietosa, che lui non avrà certamente accettato.

Pino Insegno ha avuto l’arduo compito di sostituire Marco Liorni a Reazione a catena dopo anni di grandi successi. Sin dall’inizio il presentatore era stato oggetto di accuse e critiche, ma stavolta c’è chi è andato oltre. Ed è quindi arrivato un giudizio durissimo, senza appello. Chissà se Pino vorrà replicare oppure se preferirà non accendere ulteriormente la tensione.

Pino Insegno, che attacco al conduttore di Reazione a catena

Ad attaccare Pino Insegno e la sua conduzione di Reazione a catena è stato il giornalista Aldo Grasso sul settimanale Oggi. Quest’ultimo ha esordito così nel suo articolo: “A TeleMeloni è un predestinato. Pino Insegno non è un presentatore, vorrebbe essere un conduttore. Da ex attore (comico della non rimpianta Premiata Ditta) vuole metterci del suo. Affronta i concorrenti con molti e melliflui sorrisi“.

Grasso ha proseguito così la sua sentenza contro Insegno: “Non riesce mai ad avere un rapporto empatico né con il mezzo né con il pubblico. La sua voglia di rivalsa lo spinge a strafare, si porta dietro una sorta di maledizione. Per fargli posto hanno dovuto cacciare altri conduttori come Flavio Insinna, per non parlare di Amadeus. Meritocrazia significa essere andato alle manifestazioni di Giorgia Meloni?”.

Finora solo silenzio da parte di Pino Insegno, distrutto senza pietà da Aldo Grasso. Ma non possiamo escludere che possa esserci una sua presa di posizione per difendersi da questi attacchi.