“Cosa mi chiede Ginevra”. Giorgia Meloni parla della figlia e di Andrea Giambruno
Giorgia Meloni ha rilasciato un’intervista a 360 gradi, che ha coinvolto anche e soprattutto sua figlia Ginevra e l’ex compagno Andrea Giambruno. Al settimanale Chi ha iniziato questa sua conversazione soffermandosi su quanto fatto finora: “Il mio bilancio personale è che non avrei potuto fare di più. Tanto che quest’anno penso di dovermi imporre qualche giorno di riposo, più del solito”.
Poi Giorgia Meloni, prima di parlare della figlia Ginevra e di Andrea Giambruno, ha detto ancora: “Quello politico è che stiamo risolvendo molti problemi, ma molti altri vanno ancora risolti”. Ora per la premier è tempo di rilassarsi, infatti inizieranno le sue ferie estive in Puglia e all’Argentario. Ma prima ha voluto fare il punto sui vari argomenti principali relativi alla sua vita privata e lavorativa.
Giorgia Meloni parla della figlia Ginevra e dell’ex partner Andrea Giambruno
Giorgia Meloni non si è concentrata unicamente sulla figlia Ginevra e su quanto successo con Andrea Giambruno, ma ha dichiarato anche qualcosa di importante sulle riforme governative: “Abbiamo avviato riforme attese da decenni. Quella sul premierato, quella della giustizia, l’autonomia differenziata, la riforma del fisco che era attesa da cinquant’anni. Tutte riforme contro le quali le forze che vogliono conservare lo status quo, ovvero i loro privilegi, stanno mettendo in campo una opposizione feroce. Penso che gli italiani capiscano il perché”.
Meloni ha poi replicato a coloro che l’hanno criticata per essersi portata la figlia in Cina, durante il suo recente viaggio: “Il fatto che io sia arrivata con Ginevra in Cina, scendendo mano nella mano dall’aereo, ha fatto molto discutere. Non ne capisco la ragione, francamente. Tra viaggi e impegni sono stata via quasi una settimana, secondo chi critica tutto ciò, avrei dovuto lasciare mia figlia a casa, magari a casa di amici? Mi fa sorridere che certe persone si ritengano moralmente così superiori da poter insegnare a una madre come crescere la propria figlia. Io invece penso che ogni mamma sappia cosa sia meglio per la sua prole e debba scegliere in libertà. Ma c’è di più, è anche una sfida culturale che riguarda tutte le donne: penso che, se io, che sono presidente del Consiglio, riesco a dimostrare che il mio incarico è compatibile con la maternità, allora non ci saranno più scuse per quelli che usano la maternità come pretesto per non far avanzare le donne sul posto di lavoro”.
E ancora ha detto a Chi: “Sulla carta, fare un lavoro importante e dimostrare che si possono anche crescere dei figli non dovrebbe essere una rivoluzione, ma in questa società che spesso usa i figli per impedirti di raggiungere i tuoi traguardi probabilmente lo è. Per quello che riguarda la Cina, a Ginevra è piaciuta molto. Nella sua classe c’è una bambina cinese alla quale è molto legata, che era in Cina per le vacanze. Quindi era contentissima di vedere Chloe dall’altra parte del mondo. La domanda più frequente che mi fa Ginevra è: ‘Mamma, perché hai scelto questo lavoro?‘”.
La presidente del Consiglio ha continuato: “Credo che capisca a grandi linee che quello che faccio è importante, ma non abbastanza da considerare giusto che quel lavoro mi tolga il tempo da passare con lei. Di ritorno dalla Cina mi ha scritto un biglietto, nel quale mi diceva che ogni volta che spegne le candeline esprime il desiderio di passare più tempo con me e mi ha fatto sentire in colpa. Andrea? Fortunatamente, io e Andrea, che rimane il padre migliore che potessi desiderare per mia figlia, abbiamo mantenuto un buon rapporto. Quando possiamo passiamo del tempo insieme con Ginevra. Penso sia importante far capire ai bambini che una separazione non debba scatenare per forza un conflitto tra i genitori e che i figli non debbano essere costretti a scegliere tra mamma e papà. Non è sempre facile, mi rendo conto, ma quando è possibile è utile farlo. Faremo tutti e tre anche qualche giorno di vacanza insieme con un gruppo di amici e i loro figli”.
Per poi concludere: “Entrambi vediamo quanto lei sia felice quando non si deve dividere tra l’uno e l’altra, e anche se la nostra separazione è definitiva, passeremo sempre del tempo felice insieme, come fanno molte altre famiglie con genitori separati”.