“Cosa ci costringeva a fare…”. Rocco Siffredi, la denuncia delle attrici in un servizio de Le Iene
Il 15 aprile, la trasmissione televisiva Le Iene ha acceso un acceso dibattito con un servizio choc che ha al centro Rocco Siffredi, noto attore del film a luci rosse, accusato di gravi molestie da parte di alcune attrici del settore. Il reportage, firmato dai giornalisti Roberta Rei e Francesco Priano, ha portato alla luce testimonianze strazianti che denunciano abusi subiti mentre lavoravano con Siffredi.
Le donne intervistate hanno raccontato di episodi inquietanti in cui i confini stabiliti prima delle riprese sarebbero stati costantemente ignorati. Secondo le attrici, sono state costrette a partecipare a scene andate ben oltre gli accordi contrattuali previsti, inclusi atti esplicitamente vietati e rifiutati. Una delle testimonianze più scioccanti proviene da un’attrice che ha descritto un rapporto anale non consensuale, inflitto da Siffredi, parlando di un’esperienza traumatica tanto da definirlo uno “stupro vero e proprio”.
Le denunce non si fermano qui: molte delle attrici hanno anche rivelato che durante le riprese venivano registrati “video di consenso”, pensati per garantire che non ci fossero coercizioni. Tuttavia, in più di un’occasione, questi video sarebbero stati realizzati in situazioni problematiche, rendendoli quindi inefficaci non solo dal punto di vista legale, ma anche morale.
Un’altra testimonianza ha descritto un’aggressione avvenuta in un bagno, facendo emergere un momento di dissociazione: “Non sapevo se fossi viva o morta. È continuato per dieci minuti senza che io potessi reagire”, ha raccontato l’attrice, testimoniando l’intenso trauma subito.
Siffredi, nella sua risposta alle accuse, ha dichiarato di non aver mai costretto nessuno e di considerare il suo approccio al sesso come intenso ma consensuale. “Forse in qualche scena sono stato un po’ esagerato, ma non sono uno stupratore pervertito”, ha affermato, aggiungendo di sospettare l’esistenza di un complotto orchestrato per danneggiare la sua reputazione.