“Conclave lampo” L’annuncio del cardinale Marx: “Il prossimo Papa è…”

Dopo i funerali di Papa Francesco, l’attenzione della stampa di tutto il mondo si concentrerà sul Conclave, il cui significato affonda le radici nella storia e nella lingua latina, come ben sapete.   Il termine, difatti, deriva dal latino, cum clave, ossia” chiuso con la chiave, sottochiave”.

Per ricostruire la genesi del conclave, occorre andare di parecchio a ritroso nel tempo, esattamente al   1270, quando gli abitanti di Viterbo, che all’epoca era sede papale chiusero a chiave  i cardinali  nella sala grande del palazzo papale.

Per costringerli a decidere al più presto chi eleggere come nuovo pontefice, scoperchiarono una parte del tetto e, alla fine, decisero che  Gregorio X sarebbe stato il nuovo papa. Il fascino, la curiosità, le pagine e pagine di storia ecclesiastica, che parlano del Conclave, sono rimasti comunque fortissimi e oggi più che mai l’attenzione della stampa è nella Cappella Sistina, in cui a breve, i cardinali eleggeranno il successore di Bergoglio.

Il conclave è la riunione del Collegio cardinalizio della Chiesa cattolica per l’elezione del nuovo papa, ma é anche la sala dove avviene tale riunione.

Il cardinale Marx ha fatto un annuncio relativo al conclave lampo, dicendo:  “Il prossimo Papa è…”.

Dopo i funerali del Pontefice,  il Conclave sta per arrivare e, ovviamente, fortissima è la curiosità di conoscere chi salirà al soglio pontificio. Il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco, intervistato a Villa Mater Dei, a Roma, è convinto che si tratterà di un conclave lampo, che durerà  al massimo due giorni, volto ad eleggere il successore di Papa Francesco. 

Marx ha dichiarato: “In questi giorni si è potuto vedere il sentimento del popolo di Dio. I cardinali non possono ignorare questo sentimento”,  per poi addentrarsi nella descrizione di come dovrebbe essere il nuovo papa, tracciando un identikit ben preciso: deve essere comunicativo con la gente, mettere al centro la credibilità del Vangelo e avere «una visione universale, proprio come ha fatto Papa Francesco.

Ma veniamo alla domanda fatidica: deve essere conservatore o progressista? Anche su questo, Marx ha una espressa visione, Non è questa, secondo li, la questione, bensì è una questione di credibilità e di dialogo, di guardare il Vangelo.

Di certo non si sbilancia, nemmeno sull’eventuale fatto che il nuovo Pontefice possa essere un italiano, dicendo: “Tutto è aperto. Non è una questione di lingua, Paese o cultura. C’entra la persona».

Dopo aver appreso le sue parole, c’è chi si è posto il dubbio che il cardinale voglia assurgere a una sorta di  king maker ma Reinhard ha subito posto un freno a queste supposizioni, freddandole con queste parole: “Non cerchiamo un re. Non sono un king maker, sono un membro del collegio cardinalizio e questa settimana servirà per conoscersi meglio”.  Intanto il Conclave è sempre più vicino e gli occhi del mondo sono già nella Cappella Sistina, in attesa della fumata  bianca che decreterà il successore di Papa Francesco, ponendo fine  ai classici interrogativi che ruotano attorno all’elezione.

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