Como, pakistano 49enne molesta studentesse sul bus
Ha molestato pesantemente quattro giovani ragazze, di cui una minorenne, a bordo di un autobus di linea in servizio da Como verso il lago e la Valle Intelvi, approfittando della calca che si viene a creare di solito durante le ore di maggior frequentazione da parte degli studenti.
I fatti, fra l’altro, si sono svolti proprio in concomitanza con la giornata internazionale dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne.
Il responsabile dello squallido evento, come riportato dalla stampa locale, è un uomo di 49 anni di origini pakistane, tale H.Z.
L’episodio si è verificato nel corso del primo pomeriggio dello scorso lunedì 25 novembre, per la precisione durante le fasi immediatamente successive alla fine delle lezioni per i numerosi studenti presenti in gran numero in quegli attimi sull’autobus. Un affollamento ed una calca che hanno permesso all’extracomunitario di agire e portare a compimento i propri intenti. Dopo aver puntato le sue vittime, il 49enne si è avvicinato ad esse e ha iniziato a molestarle in modo esplicito ed a palpeggiarle. Pur se sotto choc ed inizialmente paralizzate dal terrore, le giovani hanno avuto la prontezza di denunciare subito quanto accaduto al conducente del mezzo pubblico.
L’autista ha raccolto la richiesta di aiuto delle giovani studentesse, preoccupandosi di contattare immediatamente le forze dell’ordine locali, così da impedire che il responsabile potesse rendersi conto della situazione e tentare la fuga facendo perdere le proprie tracce.
Molesta e palpeggia 4 studentesse, di cui una minorenne, sul bus: fermato pakistano
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Grazie alla pronta segnalazione, sul posto si sono precipitati i carabinieri del comando di Menaggio, che sono saliti a bordo del mezzo pubblico ed hanno individuato il responsabile, facendo scattare ai suoi polsi le manette e trasferendolo poi in auto alla caserma del locale comando.
Durante le fasi di identificazione ed incriminazione, gli inquirenti hanno scoperto trattarsi di un 49enne di nazionalità pakistana, senza apparenti legami con il territorio della Valle d’Intelvi, risultato residente nella città di Milano. Il timore è che possa non trattarsi di un episodio isolato, per cui viene mantenuto il massimo riserbo sulle fasi investigative connesse a questo caso. I militari hanno inoltre invitato eventuali altre vittime che possano non aver trovato il coraggio di denunciare a farsi avanti ed a raccontare la propria esperienza.
Accusato di violenza sessuale, l’extracomunitario è stato spedito dietro le sbarre della casa circondariale di Como, dove si trova tuttora a disposizione dell’autorità giudiziaria ed in attesa dello svolgimento del giudizio direttissimo.