“Cominciamo oggi”. Problemi per l’Italia: la decisione di Putin sul gas. Arriva la comunicazione
Iniziano i primi problemi col gas proveniente dalla Russia. A riferirlo è direttamente Eni che fa sapere al governo italiano che “Gazprom ha comunicato che per la giornata di oggi fornirà a Eni volumi di gas pari a circa 21 milioni di metri cubi al giorno, rispetto a una media degli ultimi giorni pari a circa 32 milioni di metri cubi al giorno”. Dobbiamo però fare alcune considerazioni: questa riduzione arriva durante lo stop di 10 giorni alle forniture di gas dalla Russia alla Germania per lavori di manutenzione programmati al Nord Stream 1.
C’è inoltre da specificare che Gazprom ha già fatto sapere che le stesse forniture dovrebbero essere ripristinate alle prime ore del 21 luglio dopo l’interruzione annunciata a partire dalle 6 di questa mattina. Tuttavia il timore è che possano non riprendere mai, soprattutto per via di un inasprimento della guerra tra Russia e Ucraina.
Problemi col gas proveniente dalla Russia: 10 giorni di stop e drastica
riduzione
Ad onor del vero, dobbiamo comunque dire che in passato lavori simili a quelli annunciati hanno richiesto dai dieci ai 14 giorni e non sempre sono stati completati entro la scadenza prevista. Ora che le cose poi non sono ottimali, né a livello interno che a livello di politica estera, l’Europa si preoccupa ancora di più. In ogni caso, i fatti di queste ore potrebbero solo anticipare quello che molto probabilmente avverrà in ogni caso.
Parliamo naturalmente del taglio totale della fornitura di gas. Per molti questa “è l’opzione più probabile”. A riferirlo è il ministro francese delle Finanze Bruno Le Maire. Lo ha detto durante alcune dichiarazioni a margine di una conferenza economica ad Aix-en-Provence, citate da le Monde. Il Ministro ha anche detto che dovremmo “preparaci” al taglio totale della fornitura.
A riguardo è importate sapere che la Francia dipende soltanto per il 17% dal gas russo, molto meno di altri paesi europei, ma Le Maire vuole essere pronto a tutti gli scenari nel quadro della guerra in Ucraina. A livello Europeo infatti dipendiamo dalla Russia ad oltre il 40% e in Italia rispecchiamo precisamente questa percentuale. Per noi quindi, un taglio totale è senza dubbio più preoccupante.