“Ci ha lasciati”. Musica italiana in lutto, talento enorme: è morto a 36 anni

Se n’è andato in una stanza dell’ospedale San Martino di Genova dove, da circa un anno, era in cura per contrastare gli effetti di una malattia incurabile. Talento immenso, a 36 anni si spegne un genio del pianoforte, poche settimane fa si era sposato. Tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati da tutto il mondo. A raccontare la sua battaglia coraggiosa è il professor Giancarlo Canuto, amico di famiglia del musicista.

“Ha contrastato, nell’ospedale “san Martino” di Genova”, con un coraggio e una dignità infinita una malattia rara che ha prevalso nonostante momenti di speranza che lasciavano intravedere un esito diverso”. Nel dolore, non ha potuto contare sul sostegno della moglie a causa di empasse burocratiche e di farraginose leggi internazionali.

Morto a 36 anni il pianista Giuliano Graniti

Musica in lutto, morto a 36 anni il pianista Giuliano Graniti

“La moglie è una musicista di nazionalità iraniana, alla quale leggi disumane – che ostacolano la libera circolazione delle persone – hanno impedito di poter essere accanto al proprio amato in questo periodo così intenso e doloroso”, racconta ancora Canuto.

Morto a 36 anni il pianista Giuliano Graniti

Giuliano Graniti, venuto a mancare domenica, era dottore in arti musicali presso l’Università di Cincinnati (College-conservatory of music) negli Stati Uniti. Stimatissimo nella città in cui è cresciuto (Mesagne), ed in quella natale (San Donaci), lascia sgomenta famiglia e un terriotorio. I funerali si svolgeranno mercoledì pomeriggio 9 ottobre alle 16 nella parrocchia della Santissima Annunziata di Mesagne, in provincia di Brindisi.

Morto a 36 anni il pianista Giuliano Graniti

Tra le sale da concerto più prestigiose in cui ha suonato ci sono il Teatro Comunale di Firenze, il Teatro La Fenice di Venezia, la Ehrbar Saal di Vienna, la Vahdat Hall di Teheran, l’Auditorium Stelio Molo di Lugano e il Corbett Auditorium di Cincinnati, negli Usa. Graniti ha espresso la sua ultima volontà ed ha chiesto una donazione all’associazione Luca Cascioni piuttosto che fiori e manifesti.