Choc in città, ucciso in strada con 10 colpi di pistola. Carabinieri, polizia e 118 sul posto: killer in fuga
Una sparatoria in pieno centro. E un uomo riverso a terra, senza vita. Si tratta del 72enne Francesco De Florio De Grandis. È così che questa mattina, domenica 13 febbraio, la comunità di Lanciano, in provincia di Chieti, si è svegliata di soprassalto. Erano circa le otto quando in via Cipollone, nel quartiere Santa Rita si sono uditi degli spari.
Secondo le testimonianze sono stati almeno una decina i colpi sparati. L’uomo è uscito come sempre di casa per recarsi in centro. Ma, fatti pochi passi, circa un centinaio di metri, il 72enne è stato raggiunto da una grandinata di colpi di pistola ed è caduto a terra. Immediati i soccorsi, ma al loro arrivo gli operatori del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso.
Sul luogo del delitto sono arrivate le auto di polizia, carabinieri e vigili urbani. Sul posto anche le ambulanze del 118. Ma per Francesco De Florio Grandis, come detto, non c’è stato nulla da fare. Nessuno sa perché l’uomo sia stato ucciso. Il figlio Carmine, ancora sotto choc, ha dichiarato a Il Messaggero: “Stamattina mi ha chiamato mia madre, era sconvolta, mi ha detto: ‘Hanno sparato, hanno sparato’”.
“Sono arrivato di corsa a casa – ha proseguito il figlio dell’uomo ucciso – e ho visto il corpo di mio padre a terra, era a 50 metri della porta della casa, sulla strada. Papà stava andando in cattedrale per la messa come faceva ogni domenica. Non so chi possa aver fatto questo a mio padre, lui era una persona buona, non aveva conti in sospeso con nessuno. Una cosa così poteva succedere a chiunque”.
Il 72enne ucciso era un pittore in pensione. Si dilettava contribuendo alla realizzazione dei carri di Carnevale. Poco dopo l’omicidio è stato fermato un uomo. Si tratta di un vicino di casa, titolare di un negozio di riparazioni tv in città. Sembra che abbia ucciso Francesco perché era convinto che parlasse male di lui.