CHOC DURANTE IL FUNERALE, DALLA BARA DELLA PICCOLA SI ACCORGONO CHE È VIVA MA POI ACCADE LA TRAGEDIA
La morte di un bambino è un evento ritenuto da molti contro natura. I casi di cronaca verificatisi nell’ultimo periodo nel nostro Paese ne sono un esempio;da Elena Del Pozzo a Diana Pifferi, uccise per mano di chi le ha messe al mondo.
Oltre ai piccoli vittime di omicidi, ci sono i decessi per malattie, per incidenti, per malori improvvisi e tutti lasciano nello strazio i genitori delle vittime che non riescono a darsi pace.
Uno strazio, quello dei genitori orfani, che dura una vita, divorati molto spesso da sensi di colpa inesistenti, dal non aver fatto abbastanza per prevenire una tragedia così immane.
Sono tanti i casi, sparsi per il mondo, di decessi di bambini ai quali è difficile trovare una spiegazione logica. E’ per questo che vengono aperte lunghe e complesse inchieste, con la speranza di far luce sulla vicenda.
In particolare, proprio in queste ore, non si fa che parlare di una notizia che giunge dal Messico e che, in brevissimo tempo, ha iniziato a correre sul web, lasciando tutti increduli ma è assodato che non si tratta di una bufala.
La protagonista di questa drammatica vicenda è una bimba di soli 3 anni, Camila Roxana Martinez Mendoza. Stando a quanto si apprende dai media locali e poi dalle principali testate, la piccola lamentava uno stato generale di malessere da diverso tempo ed i suoi genitori, senza perdere tempo, l’hanno portata in diversi nosocomi per scoprire la reale causa del suo cattivo stato di salute.
Tutto questo peregrinare da un nosocomio all’altro si è concluso in un modo agghiacciante: il padre e la madre di Camila hanno ricevuto dai medici la notizia che nessun genitore sulla faccia della terra vorrebbe mai sentirsi dire. Alla loro bambina restava poco tempo da vivere, al punto che hanno iniziato ad organizzare i funerali. Ma andiamo per gradi, partendo dall’inizio di questa assurda vicenda. La pediatra ha suggerito ai genitori della bimba di recarsi in ospedale, dopo averle diagnosticato una forte disidratazione. Loro hanno seguito i suoi consigli e, vedendo che Camila manifestava dolori atroci allo stomaco e vomito, si sono recati al Salinas de Hidalgo Basic Community Hospital, in Messico.
Le condizioni di salute sono in breve tempo peggiorate, con la comparsa della febbre ma i medici l’hanno dimessa dandole solo del paracetamolo. Col passare delle ore, i genitori sono ritornati in pronto soccorso e i medici non sono riusciti a trovare le vene per farle una flebo. Così Camila è stata dichiarata morta per disidratazione.
Ma, proprio mentre erano in corso i funerali per l’ultimo saluto terreno alla povera bambina, è accaduto qualcosa di agghiacciante, da far accapponare la pelle a chiunque. La madre, infatti, si è accorta che i vetri che contenevano a bara erano appannati e ha subito intuito che sua figlia era ancora viva, respirava. Così la piccola è stata trasportata d’urgenza, in ambulanza, presso l’ospedale di Salinas, dove i medici hanno provato in tutti i modi a rianimarla, sino alla dichiarazione di morte stavolta per edema cerebrale e insufficienza metabolica.
Ma è andata per davvero così? Sono questi i motivi del decesso oppure Camila si sarebbe potuta salvare se fosse stata monitorata e curata tempestivamente? I genitori, naturalmente, pretendono giustizia e verità ed è per questo che sul caso è stata aperta un’inchiesta. La speranza di scoprire cosa sia effettivamente accaduto alla bimba è deposta nell’effettuazione dell’esame autoptico sul suo corpicino.