Cerno a Quarta Repubblica: “Trump è una benedizione per la democrazia”. Poi la stoccata durissima a Monti
Recentemente, lo scambio di opinioni tra personalità politiche italiane ha acceso il dibattito sulla democrazia e sui regimi autoritari, in particolare in seguito alle dichiarazioni dell’ex premier Mario Monti. Durante un programma di approfondimento politico, Monti ha avvertito che gli Stati Uniti, sotto la presidenza di Donald Trump, potrebbero scivolare verso “un regime autoritario peggiore del fascismo”. Tale affermazione ha scatenato un’ondata di polemiche, ma a rispondere con veemenza è stato Tommaso Cerno, direttore de Il Tempo.
La Replica di Cerno
Cerno ha definito Monti un’autorità discutibile nel giudicare i regimi, sottolineando ironicamente che il suo governo è stato imposto attraverso una “lettera finta dell’Unione Europea”. Secondo Cerno, Monti ha operato senza un vero contraddittorio, come se fosse un “semidio”, e il suo giudizio su Trump esprime una mancanza di autoconsapevolezza e legittimità.
Ma la posizione di Cerno non si è fermata alla critica. Ha lanciato un affondo inaspettato affermando che Trump rappresenterebbe una “benedizione di Dio per qualunque democratico”. Questo paradossale elogio è giustificato, secondo Cerno, dalla necessità di una “scossa” per rinnovare una democrazia in crisi, afflitta da una classe dirigente stagnante e da retoriche catastrofiche prive di contenuto reale.
Un Aneddoto Rivelatore
Cerno ha condiviso un’esperienza personale che ha segnato la sua visione politica. Durante un viaggio ufficiale in Cina, i dirigenti del Partito Comunista gli avevano profetizzato che, entro pochi anni, il loro paese sarebbe diventato la prima potenza mondiale, suggerendo che l’Italia avrebbe dovuto cercare alleanze proprio con la Cina piuttosto che con gli Stati Uniti. Questo discorso, percepito da Cerno come un tentativo di soffocamento della libertà, lo spinse a tornare precipitato in Italia, un gesto che, secondo lui, fece scalpore in ambito politico.
Riflessioni Sulla Minaccia Cinese
Concludendo la sua disamina, Cerno ha espresso la convinzione che l’Europa sta sottovalutando la vera minaccia rappresentata dalla Cina. Se Trump, nonostante gli eccessi, è visto come un avversario fondamentale per un sistema democratico che vorrebbe reagire, allora un “terremoto” politico è necessario, avverte Cerno, per smuovere l’apatia di una democrazia in declino.
Il Dibattito Pubblico e il Futuro della Democrazia
Le affermazioni di Cerno hanno inevitabilmente diviso l’opinione pubblica. Da una parte, ci sono coloro che vedono la sua visione come un’importante chiamata all’azione, dall’altra quelli che la accusano di legittimare figure politiche controverse, come Trump, il cui approccio potrebbe avere effetti distruttivi sulla democrazia stessa.
La domanda rimane: è davvero necessario un terremoto per risvegliare la democrazia? È un tema che richiede una riflessione profonda, da affrontare al di là delle polemiche. L’Europa e il mondo intero, infatti, si trovano a un bivio, e la direzione da prendere potrebbe determinare il futuro della democrazia stessa.