Cassazione, Governo dovrà risarcire i migranti della nave Diciotti. Meloni: “Principio opinabile”

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno emesso una sentenza significativa accogliendo il ricorso di un gruppo di migranti che, tra il 16 e il 25 agosto 2018, furono bloccati a bordo della nave Diciotti della Guardia Costiera italiana su disposizione dell’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini. Questa decisione ha aperto la strada a un riconoscimento formale della responsabilità del governo italiano e ha avviato il percorso per il risarcimento dei danni non patrimoniali subiti dai richiedenti.

I migranti, nel loro ricorso, avevano chiesto non solo la condanna del governo, ma anche un risarcimento per la privazione della libertà e le sofferenze patite durante il loro trattenimento a bordo. La Corte ha sottolineato l’importanza dell’obbligo di soccorso in mare, un principio che affonda le radici nel diritto marittimo internazionale e italiano. I giudici hanno chiarito che tale dovere prevale su qualsiasi norma o accordo bilaterale volto a contrastare l’immigrazione irregolare, evidenziando così l’importanza dei diritti umani anche in situazioni di emergenza.

La decisione della Corte di Cassazione si inserisce in un contesto complesso, caratterizzato dall’apertura di un’indagine da parte del Tribunale dei ministri di Palermo, che aveva contestato a Salvini il reato di sequestro di persona. Dopo un lungo iter giudiziario, il caso era stato trasferito alla Procura di Catania, dove si era chiesta l’archiviazione. Tuttavia, il Tribunale dei ministri siciliano aveva respinto tale richiesta, portando la questione all’attenzione del Senato, che nel 2019 aveva bloccato l’autorizzazione a procedere contro il leader della Lega.

La sentenza ha suscitato reazioni contrastanti nel panorama politico italiano. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso il proprio dissenso, definendo la decisione delle Sezioni Unite “opinabile” e contraria alla giurisprudenza consolidata. Meloni ha sostenuto che il risarcimento andrà a favore di persone che hanno tentato di entrare illegalmente in Italia, mettendo in discussione la legittimità della sentenza e il principio di responsabilità del governo.

In attesa che i giudici di merito stabiliscano l’entità del risarcimento per i danni subiti dai migranti, la sentenza della Corte di Cassazione rappresenta un punto cruciale nel dibattito sull’immigrazione e sui diritti umani.