“Caro…”. Adriano Celentano rompe il silenzio su Roberto Benigni dopo Il sogno in tv

Mercoledì 19 marzo, un evento televisivo ha catturato l’attenzione di oltre 4 milioni di spettatori su Rai 1: “Il Sogno”, lo spettacolo di Roberto Benigni, ha conquistato un notevole 28,1% di share, fondendo teatro, poesia e impegno civile in un’unica performance straordinaria. Tra i tanti che hanno applaudito l’arte di Benigni, spicca il messaggio di stima di Adriano Celentano, che si è fatto portavoce di un riconoscimento raro nel panorama culturale italiano. “Caro estremista europeo della valle Italia! Ieri sera sei stato semplicemente grandioso!!!”, ha scritto Celentano su Instagram, sottolineando l’importanza di un artista che, pur rimanendo spesso in silenzio, ha voluto esprimere la sua ammirazione per un’opera che ha riacceso il dibattito sull’Europa.

Ma cosa ha reso “Il Sogno” così incisivo? Benigni ha saputo trasformare il palcoscenico in un’aula aperta, raccontando la storia del Manifesto di Ventotene, redatto nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni in un periodo di devastazione bellica. Con parole cariche di passione, ha evocato il coraggio di quei tre visionari che sognarono un’Europa unita, mettendo in luce la loro lungimiranza: “Non pensavano alle prossime elezioni, ma alle prossime generazioni”. La sua posizione di “europeista estremista” ha acceso un dibattito cruciale riguardo al nazionalismo, definito da Benigni come il “carburante di tutte le guerre”.

Le affermazioni del comico toscano hanno trovato un contraltare nelle recenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio italiano, il quale ha espresso scetticismo nei confronti del Manifesto, citando passaggi che evocano una visione socialista dell’Europa. Questa netta presa di distanza ha messo in evidenza le tensioni politiche attuali, rendendo il messaggio di Benigni ancora più potente e pertinente in un momento di polarizzazione.

Il successo di “Il Sogno” non si misura solo attraverso i numeri o i riconoscimenti di personaggi pubblici come Celentano. La serata ha offerto un’opportunità di riflessione profonda sul ruolo dell’Europa e sull’idea di unità oltre i confini. Benigni, con il suo carisma e il suo stile inconfondibile, ha riportato in primo piano un tema spesso trascurato: la necessità di una visione collettiva e di un sogno condiviso per il futuro del continente.

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