CAMPI FLEGREI, IL TERREMOTO FA ‘RIBOLLIRE’ IL LAGO: ECCO IL VIDEO

Sta facendo il giro del web il video che vi riportiamo nella seconda pagina e che ritrae le acque del lago dei Campi Flegrei proprio negli attimi in cui la terra trema. Il bradisismo dei Campi Flegrei continua a destare grande preoccupazione nel golfo di Napoli. Negli ultimi mesi centinaia di scosse hanno interessato l’area, anche se fino ad ora si è trattato solo di fenomeni sismici di lieve entità.

I Campi Flegrei, situati nella zona occidentale di Napoli, sono una vasta caldera vulcanica che si estende per circa 13 chilometri. Questo complesso vulcanico è noto per la sua attività geotermica e sismica, rappresentando una delle aree vulcaniche più monitorate al mondo a causa del suo potenziale rischio eruttivo.

La storia dei Campi Flegrei risale a migliaia di anni fa, con due eruzioni principali che hanno modellato la caldera attuale: l’eruzione del Monte Nuovo nel 1538, l’evento vulcanico più recente, e l’eruzione dell’Ignimbrite Campana circa 39.000 anni fa, una delle più grandi eruzioni dell’ultimo milione di anni. Quest’ultima ha prodotto un’enorme quantità di cenere vulcanica, che si è diffusa su gran parte dell’Europa.

Negli ultimi decenni, l’area dei Campi Flegrei ha sperimentato frequenti episodi di bradisismo, un fenomeno caratterizzato dall’innalzamento e dall’abbassamento del suolo. Questo movimento è causato dall’accumulo e dalla rilascio di magma sotto la caldera. Gli episodi di bradisismo sono spesso accompagnati da sciami sismici, che possono generare preoccupazione tra i residenti.

Le immagini delle acque del lago che ‘ribollono’ sono particolarmente suggestive e, per certi versi, anche inquientanti. In poche ore, il filmato postato da un cittadino della zona ha invaso i social, suscitando le reazioni più scomposte. 

Lunedì sera, due scosse sismiche hanno scosso i Campi Flegrei, facendo tremare il suolo e causando panico tra i residenti. I terremoti, registrati alle ore 19:51 e 20:10, hanno avuto un epicentro nei pressi del Comune di Pozzuoli, una delle aree più sensibili dal punto di vista geologico dell’intera regione campana.

Subito dopo le scosse, sui social network hanno iniziato a circolare video girati da un cittadino al Lago d’Averno, in cui l’acqua sembra “ribollire”. Questo fenomeno ha ulteriormente alimentato la paura tra la popolazione, già scossa dagli eventi sismici. Il Lago d’Averno, noto per essere un cratere vulcanico riempito d’acqua, ha una lunga storia di attività geotermica, e i recenti fenomeni hanno destato preoccupazioni sulla possibilità di un risveglio vulcanico.

Le scosse di terremoto hanno causato il panico tra gli abitanti di Pozzuoli e Napoli. Molti si sono riversati in strada, terrorizzati dalla sensazione che “la terra si sollevi”. Questo è un comportamento tipico nelle aree vulcaniche attive, dove il terreno può subire deformazioni a causa del movimento del magma sottostante. Un residente ha descritto così la situazione: “Sembrava che il pavimento sotto i nostri piedi si stesse sollevando. Non sapevamo cosa fare se non scappare fuori dalle nostre case.”

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Le immagini girate da un cittadino e postate sui social mostrano il Lago d’Averno, un lago vulcanico nel comune di Pozzuoli, che sembra ribollire dopo la scossa di terremoto di magnitudo 4.4 ai Campi Flegrei (la più forte degli ultimi 40 anni) #pozzuoli #terremoto #campiflegrei

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Fortunatamente, al momento non si segnalano gravi danni strutturali, ma la paura ha spinto le autorità locali a prendere provvedimenti immediati. Numerose scuole nella zona di Pozzuoli e Napoli resteranno chiuse fino a nuova comunicazione per permettere ai tecnici di effettuare le necessarie verifiche strutturali e garantire la sicurezza degli edifici.

La zona dei Campi Flegrei è una delle più monitorate al mondo per la sua natura vulcanica. La recente attività sismica potrebbe essere collegata al fenomeno del bradisismo, il lento sollevamento o abbassamento del suolo causato dai movimenti del magma. Questo fenomeno è ben noto ai residenti della zona, ma le scosse serali hanno avuto un impatto psicologico notevole, ricordando a tutti la potenziale pericolosità dell’area.