Camera ardente Papa Francesco, ecco chi è la suora con la borsa

La Camera ardente di Papa Francesco è stata aperta ieri, chiusa alle 5:00 di stamattina e riaperta nuovamente al pubblico. In tantissimi, dopo la traslazione della salma di Bergoglio da Santa Marta, alla Basilica di San Pietro, sono coloro che si stanno recando a porgergli un fiore, una preghiera, uno sguardo.

Sono giorni di lutto nazionale, in cui le lacrime ma anche il raccoglimento, sono molto profondi, dal momento he il decesso di Papa Francesco ha scosso il mondo intero e che, con lui , si chiude un’era, segnata da svolte epocali, da fortissime rotture col passato.

Tutto, all’interno della Camera ardente, viene catturato dall’occhio dei riflettori e della stampa, e ci sono presenze che non passano inosservate. In tutto il via vai di gente, che con lo sguardo fisso sulla bara del Papa, si reca nella basilica per l’ultimo saluto,  una sta facendo molto parlare.

E’ una donna , una religiosa, che fissa il feretro con le lacrime al volto e la sua immagine sta facendo il giro del mondo e dei siti d’informazione, dopo un filmato che la cattura.

Ma chi è la suora con la borsa, nella camera ardente del Papa?

Impossibile non notare la suora con lo zainetto verde sulle spalle. Non riesce a trattenere le lacrime mentre fissa la bara di Papa Francescosuor Genevieve Jeanningros, 81 anni, unita da una forte amicizia col pontefice.  Lei è stata una delle prime a recarsi nella camera ardente di Bergoglio, dopo che la salma del Papa è stata traslata da Santa Marta,  dimore scelta da Bergoglio nel suo pontificato,  alla Basilica di San Pietro.

Nel  video di “Vatican News”, la suora ha un fazzoletto al viso per asciugarsi le lacrime e, per un assurdo scherzo del destino, gli sta dando un ultimo saluto proprio nel giorno della settimana, corrispondente a quello in cui, di solito, si recava in piazza San Pietro per salutare Bergoglio e fargli incontrare nomadi, circensi, persone transgender, omosessuali e coppie

Ma cosa sappiamo di suor Geneviève Jeanningros? La religiosa appartiene alle Piccole Sorelle di Gesù, e c’è chi,  data la sua lunga carriera spirituale, l’ha definita  un’icona del “Vangelo vissuto terra terra”. Per 56 anni,  è stata sempre  accanto alla comunità Lgbtq+ e ai giostrai del Luna Park di Ostia Lido, vivendo, fino a qualche mese fa, proprio con loro, in una roulotte che condivideva con la sua consorella Anna Amelia.

L’umiltà, l’attenzione sempre protesa agli umili, l’hanno resa grande amica di Papa Francesco . Il rapporto epistolare col pontefice non si è mai interrotto dal  2005, quando gli scrisse una lettera, ricordando la storia di una sua zia missionaria in Argentina, durante la “guerra Sporca”. Francesco in un’udienza ad artisti di strada le aveva fatto anche intonare gli auguri di buon compleanno.

Sempre suor Genevieve, inoltre, ha spesso accompagnato da Bergoglio in Vaticano un gruppetto di signore transessuali che si prostituiscono sul Litorale Romano. Lo scorso 23 marzo, quando il pontefice è apparso da un balconcino del Gemelli durante l’Angelus della domenica, ha dichiarato, la suora ha dichiarato: “Non vedevo l’ora”, trattandosi della sua prima apparizione pubblica dal ricovero. Purtroppo oggi, non riesce a trattenere le lacrime per la dipartita del papa.

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