Brutta notizia per chi ama bere il caffè al bar: “Una tazzina potrebbe costare…”

Cattive notizie in arrivo per chi ama bere il caffè al bar

Siamo stati alle prese con una forte inflazione quando è scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina, i prezzi di molti prodotti anche di primaria importanza hanno subito un aumento molto tangibile. Adesso, arriva una notizia non positiva anche sul caffè, ma cosa sta succedendo? Ecco cosa riferisce Leggo.it.

Il caffè del bar a costi esorbitanti

Per gustarsi una bella tazzina di caffè al bar, potrebbero volerci ben 2 euro. Si tratta di un prezzo incredibilmente alto a cui nessuno aveva pensato si potesse arrivare. La bevanda più amata e bevuta dagli italiani, potrebbe subire un alto incremento di prezzo. Rispetto al passato, nel giro di pochi anni il costo di una tazzina di caffè pres al bar potrebbe raddoppiare. Sul Corriere della Sera, l’amministratrice delegata di illycaffè Cristina Scocchia, a margine del convegno Il valore del lavoro, una ricerca urgente che si è tenuta in questi giorni al Meeting di Rimini, ha spiegato come sia possibile un ulteriore aumento del caffè.

Le cause

L’AD Scocchia ha spiegato l’andamento del prezzo del caffè degli ultimi anni, facendo presente le motivazioni del trend. “Negli ultimi tre anni il prezzo di una tazzina di caffè è salito del 15 per cento. A oggi un espresso al bar costa mediamente 1,50 euro, ma si prevede che possa raggiungere i 2 euro nei prossimi mesi. I motivi? L’aumento dei prezzi del caffè verde, materia prima soggetta a una volatilità significativa, e un trend rialzista senza precedenti. Il prezzo del caffè verde è attualmente di 245 centesimi per libbra, il che rappresenta un aumento del 66 per cento rispetto all’anno scorso e più del doppio rispetto a tre anni fa. Le ragioni di questo aumento sono diverse, ma al primo posto troviamo il cambiamento climatico”. Infatti, questo cambiamento del clima potrebbe rendere coltivabili solo la metà dei terreni coltivabili oggi, entro il 2050. Per esempio, negli ultimi mesi sono andati in questa direzione i nubifragi in Brasile e la siccità in Vietnam.

I costi di produzione

L’impennata del costo del caffè potrebbe avvenire anche per fattori diversi da quello del cambiamento climatico. A spiegarlo è sempre L’AD Scocchia: “Nel breve e medio termine la filiera del caffè è sotto pressione anche a causa di problemi legati al blocco del canale di Suez, che ha aumentato i costi e allungato i tempi di consegna. Poi ci sono le speculazioni che riguardano in generale le soft commodities, e cioè quei prodotti naturali coltivati o allevati come zucchero, grano, mais, olio di palma, soia, bestiame e ovviamente caffè“. Altro fattore determinante concerne gli elevati costi di produzione. “Nel biennio 2022/2023 i costi di produzione della illycaffè sono aumentati del 17 per cento, ma abbiamo riversato a valle sui consumatori solo un terzo di questo aggravio dei costi: il 3 per cento nel gennaio 2022 e il 3 per cento nel gennaio 2023. Al momento non intendiamo aumentare il prezzo dei nostri prodotti per aiutare i nostri clienti finali, sia B2B che B2C, ma se il trend rialzista dovesse perdurare dovremo rivedere questa decisione“.