Boom di lettere e avvisi da Inps e Agenzia delle Entrate
In Italia come si sa ci sono due enti principali che si occupano rispettivamente di tasse e contributi. Una è l’Agenzie delle Entrate, l’altra è l’Inps. Si tratta di due enti molto importanti nella vita economica e sociale del Paese.
Le tasse esistono da tempi immemori, basti pensare che anche in epoca antica gli abitanti pagano un contributo sociale in modo che lo Stato potesse adempiere a tutte le sue funzioni e quindi produrre beni e servizi per i cittadini. Ad oggi si sa, ed è inutile negarlo: con le tasse, a volte troppo pesanti, non si va d’accordo.
Lo Stato Italiano fa dei controlli annuali per quanto riguarda tasse e contributi che gli italiani versano: se non si è in regola come si sa si va incontro a pesantissime sanzioni. Sanzioni che possono variare da poche decine di euro, fino a centinaia di migliaia di euro.
Ogni anno molti soggetti vengono beccati a non pagare le tasse e quindi il dovuto allo Stato. Su questo fronte le autorità sono molto pesanti e ad oggi non si sfugge alle dichiarazioni nei confronti del Fisco. Dichiarare le tasse è infatti un obbligo per tutti quanti, imprese e lavoratori.
Il Governo sta facendo di tutto per poter allegerire la posizione fiscale degli italani, specialmente dei lavoratori, che a volte come si sa pagano troppo tasse.
Secondo quanto riferisce la stampa locale Inps e Agenzia delle Entrate in questi giorni stanno inviando diverse lettere agli italiani, in quanto sono in corso delle verifiche su alcune posizioni contributive. In particolare a ricevere queste lettere sono lavoratori autonomi senza cassa o lavoratori parasubordinati.
In pratica l’Inps sta inviando degli avvisi bonari a costoro in quanto c’è da regolarizzare alcune posizioni di persone iscritte alla Gestione Separata dell’Inps. Tanti professionisti stanno ricevendo avvisi bonari anche per regolarizzare contributi previdenziali non versati nel corso degli anni.
L’istituto previdenziale sta inviando tali comunicazioni anche per non far incorrere con il tempo i contribuenti in sanzioni molto pesanti. Lettere simili sono state inviate in questi giorni anche da parte dell’Agenzie delle Entrate ai contribuenti a causa di anomalie fiscali riguardanti i modelli Isa per il triennio 2019-2021 o la mancata presentazione della dichiarazione Iva relative al periodo d’imposta 2022.
In entrami i casi si potrà provvedere a regolarizzare la propria posizione presso gli uffici di Inps e Agenzie delle Entrate. Tali comunicazioni possono essere consultate accedendo al portale dell’Agenzia delle Entrate con le proprie credenziali.
Nella sezione Isa del sito è disponibile il software Comunicazioni Anomalie 2023 dove si forniscono tutte le istruzioni necessarie per poter effettuare la dichiarazione.
Chi provvederà a regolarizzare la posizione e quindi a presentare quanto richiesto potrà ottenere il “ravvedimento operoso” che consisterà quindi comunque nell’elevazione di una sanzione ma con un margine molto più ridotto. Correggendo gli errori in automatico si invierà la dichiarazione con l’Isa corretto. Nel caso ci si dimentichi di comunicare i valori di Iva corretti, le lettere non riguarderanno soltanto coloro che non hanno omesso di pagare l’Iva ma anche chi ha omesso la compilazione del quadro VE e chiunque abbia operazioni attive dichiarate per un valore inferiori alle mille euro.