Bonus tinteggiatura 2025: i requisiti e come ottenerlo

Non tutti lo sanno, ma esiste anche un Bonus tinteggiatura, che resterà attivo per tutto il 2025. Chiunque voglia rinnovare gli interni della propria casa, può quindi godere di questa interessante agevolazione fiscale. Come spesso accade per questo tipo di agevolazioni, il Bonus tinteggiatura rientra nel contesto più ampio del Bonus ristrutturazione, un incentivo pensato per chi intraprende opere di riqualificazione della propria abitazione. La sola verniciatura delle pareti, quindi, non basta per accedere all’incentivo, ma c’è la possibilità di farlo con altri piccoli accorgimenti. Vediamo come funziona e come richiedere il bonus.

Tramite questa agevolazione è possibile detrarre il 50% della spesa sostenuta per la tinteggiatura presso la prima casa e il 36% su seconda casa o altre unità immobiliari. L’incentivo copre le spese effettuate fino al 31 dicembre 2025 e la detrazione viene suddivisa in dieci rate annuali di pari importo. In pratica, ogni anno, al momento della dichiarazione dei redditi, si potrà recuperare la metà della somma spesa. È bene tenere presente che esiste un tetto massimo di spesa fissato a 96.000 euro.
Per usufruire del Bonus tinteggiatura, è necessario che il lavoro sia eseguito da professionisti qualificati, e occorre seguire una serie di regole importanti:
– l’impresa o il professionista coinvolto deve fornire tutta la documentazione sull’intervento, cioè le fatture e le ricevute dei bonifici fatti per l’intervento e tutti i documenti relativi ai lavori effettuati che potrebbe essere richiesta in seguito dall’Agenzia delle Entrate;
– occorre effettuare un pagamento con strumenti tracciabili, quindi non sono ammessi i contanti, ma solo bonifico bancario o postale con caratteristiche specifiche come richiesto dalla normativa sulle detrazioni fiscali;
– il bonus copre sia la tinteggiatura interna che, in alcuni casi specifici, quella esterna, bisogna sempre assicurarsi che gli interventi rientrino nel bonus con il supporto di un professionista.
Il Bonus tinteggiatura interna ed esterna, come detto, si deve richiedere tramite il Bonus ristrutturazione. Questo incentivo si richiede tramite dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate, tenendo conto della richiesta da fare ad ENEA in base al tipo di intervento.
Vediamo in quali casi è ammesso.

La prima cosa importante da sapere è che si può ottenere il bonus tinteggiatura solo per interventi che richiedono un titolo edilizio, che sia SCIA o CILA. Per esempio, si deve buttare un intramezzo per ricavare un open space in un appartamento, in questo caso potrebbe rientrare la spesa per la tinteggiatura. Come spiega la guida delle Pagine Gialle, questo tipo di incentivo si può richiedere per lavori di:
– restauro conservativo
– risanamento
– messa in sicurezza
– ristrutturazione
– manutenzione straordinaria.
La detrazione interessa particolarmente i condomini. Perché “se i lavori della tinteggiatura vengono effettuati contemporaneamente alla tinteggiatura della facciata del condominio o di altre parti comuni, come le scale o l’androne, sarà possibile beneficiare del bonus”.
Si consiglia di chiedere informazioni a un professionista per capire se ci siano i margini per poter rientrare nell’agevolazione a seconda dei lavori che si vanno a fare.