Bolsonaro ricoverato in ospedale in Florida per dolori addominali
Jair Bolsonaro, ex presidente brasiliano, è stato ricoverato per “forti dolori addominali” all’AdventHealth Celebration, in Florida.
Lo ha riferito la testata online O Globo.
Bolsonaro ricoverato in ospedale in Florida per dolori addominali
A poche ore dal tentato golpe a Brasilia in stile Capitol Hill 2.0, l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro torna sulla cresta della cronaca internazionale. Il politico, considerato l’uomo nell’ombra che si cela dietro l’attacco al Parlamento portato avanti dalla destra populista, è stato ricoverato per forti dolori addominali all’AdventHealth Celebration, un ospedale situato nei pressi di Orlando, in Florida.
La notizia è stata pubblicata sul portale O Globo.
Nel diffondere l’informazione, il sito web ha anche ricordato che, in seguito l’operazione chirurgica alla quale si è dovuto sottoporre dopo essere rimasto vittima di un accoltellamento nel 2018, Bolsonaro soffre spesso di blocchi intestinali ed è stato già ricoverato altre volte per dolori addominali. In ordine di tempo, l’ultimo episodio si è verificato a novembre 2022, quando venne portato d’urgenza all’Ospedale delle Forze Armate a Brasilia.
Assalto al parlamento brasiliano, coinvolto anche il nipote dell’ex presidente
Intanto, proseguono gli arresti tra i partecipati al golpe fallito che, domenica 8 gennaio, ha fatto tremare la capitale del Brasile. Sulla base delle ultime informazioni sinora diffuse, è stato riferito che tra i manifestanti che si sono riversati nel quartiere delle istituzioni a Brasilia era presente anche il nipote di Bolsonaro.
Leonardo Rodriguez de Jesus, conosciuto come Leo Indio, è stato identificato dalle forze dell’ordine attraverso i vari video e alle foto che ha postato sul suo account Instagram personale.
Negli scatti e nelle clip, il nipote dell’ex presidente è in piedi tra la folla che ha preso d’assalto il Congresso brasiliano.
In una delle didascalie poste a corredo delle foto, l’uomo ha scritto di avere gli occhi rossi per via dei gas lacrimogeni “sparati dalle forze di sicurezza che hanno concentrato la loro attenzione su tutti i manifestanti”. Leo Indio, inoltre, ha pubblicamente negato di essere coinvolto in “qualsiasi vandalismo” e ha affermato che i responsabili del danneggiamento degli edifici del Governo “erano vandali mascherati e codardi travestiti da patrioti”.