Bollette, cambia tutto Occhio alle nuove tariffe

Il nuovo anno ha portato con sé importanti novità burocratiche, soprattutto per quanto riguarda il pagamento delle bollette e le nuove tariffe per il mercato tutelato.

Come sottolinea Il Sole 24 Ore, bisognerà adesso considerare regole e tetti differenti sui vari pagamenti per usufruire del bonus sociale e quindi di quello sconto sulla fatturazione di luce, gas e acqua previsto per le famiglie in condizione di disagio economico e fisico.

Innanzitutto è previsto un nuovo tetto Isee, anche se nei giorni scorsi l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera) ha approvato anche la riduzione della prescrizione per le bollette idriche, che passa da 5 a 2 anni. Sempre dal primo gennaio sono scattate anche nuove tariffe di luce e gas per le famiglie che non beneficiano ancora dei servizi di tutela del mercato energetico.

Le nuove tariffe per il mercato tutelato e la Maggior Tutela

Chi beneficia dei servizi di tutela del mercato dell’energia può approfittare delle nuove tariffe scattate, anch’esse, il primo giorno di gennaio. Nel primo trimestre, secondo quanto comunicato dall’Arera, si registra una riduzione del costo dell’energia elettrica pari al 5,4% per la famiglia tipo (cioè con consumi medi di luce di 2700 kilowattora annui e una potenza impiegata di 3 kilowatt). Una famiglia tipo vedrà aumentare il prezzo del gas (+0,8%) rispetto al trimestre precedente.

La Maggior Tutela riguarda circa 18 milioni di utenti nell’elettrico e 9,6 milioni nel gas. Questi contribuenti possono usufruire di condizioni economiche e contrattuali fissate dall’Autorità. I prezzi dipendono dalle condizioni del mercato all’ingrosso e non includono i cosiddetti servizi aggiuntivi. Il decreto Milleproroghe ha rinviato la fine della Maggior Tutela al primo gennaio 2022. Questo significa che dalla data citata, nel caso in cui il decreto dovesse essere convertito in legge dal Parlamento, non sarà più possibile usufruire dei servizi di tutela del prezzo.

Le bollette dell’acqua e gli obblighi dei gestori

Con lo scoccare del 2020 gli utenti possono far scattare la prescrizione per le bollette dell’acqua nel caso di rilevanti ritardi nella fatturazione del gestore, e pagare soltanto gli importi di quanto consumato negli ultimi due anni.

La prescrizione scende da 5 a 2 anni, ma tale riduzione si applica solo per le bollette che scadono dopo il primo gennaio 2020 e solo quando l’”errata rilevazione dei dati di consumo non derivi da responsabilità dell’utente”.

Ai gestori verrà invece chiesto di emettere una fattura separata con gli importi dei consumi risalenti a più di due anni, o fare in modo di evidenziarli nella bolletta complessiva. Dovranno inoltre informare gli utenti dell’eventualità di prescrivere gli importi più vecchi e fornire loro un modulo (o su Internet o negli sportelli aperti al pubblico) che consenta ai consumatori di comunicare la volontà di non pagare.

Nel caso in cui il gestore ritenga che il maxi conguaglio sia da imputare alla responsabilità dell’utente, dovrà allora far emergere la motivazione “che ha determinato la presunta responsabilità e la possibilità di inviare un reclamo”. In altre parole, come farlo e dove indirizzarlo.

Il nuovo tetto Isee per accedere al Bonus sociale

Come detto c’è da prendere in considerazione un nuovo tetto Isee per poter accedere al Bonus sociale. L’Arera lo ha alzato da 8.107,5 euro a 8.265 euro, lasciando tuttavia invariati i requisiti alternativi per ottenere lo sconto.

Ricordiamo inoltre che tutte le informazioni su questa copertura sono disponibili sul sito dell’Autorità oppure presso lo sportello telefonico 800 166 654 (operativo dalle 8.00 alle 18.00, dal lunedì al venerdì), istituito dalla stessa Arera.

Come chiedere lo sconto in bolletta

Il primo passo è quello di presentare la domanda al Comune di residenza (o a un altro ente designato, come ad esempio il Caf) usando gli appositi moduli scaricabili dal sito Arera.

Hanno diritto al Bonus sociale coloro i quali rientrano in una delle seguenti casistiche: nucleo familiare con indicatore Isee non superiore agli 8.265 euro o con almeno quattro figli a carico e indicatore Isee non superiore ai 20mila euro; famiglia titolare di reddito o pensione di cittadinanza oppure i casi di grave malattia in cui si è costretti a ricorrere ad apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita.

È importante sottolineare che i titolari di reddito o pensione di cittadinanza hanno diritto al bonus luce e gas anche se possiedono un Isee superiore agli 8.265 euro. Possono però chiedere lo sconto nella bolletta idrica solo se il loro indicatore non supera il tetto degli 8.265 euro.

Lo sconto ha una durata di dodici mesi. Al termine di questo lasso di tempo, l’utente deve rinnovare la richiesta per usufruire di una nuova agevolazione. I termini per il rinnovo dello sconto sono stati prorogati dal 30 novembre 2019 al 31 gennaio 2020 per quei bonus attivi fino al 31 dicembre 2019, e dal 31 dicembre 2019 al 29 febbraio 2020 per quelli validi fino al 31 gennaio 2020.

Quale sconto?

Per quanto riguarda il bonus elettrico, l’agevolazione varia in base al numero dei componenti del nucleo familiare e viene aggiornato annualmente dall’Autorità. Nel 2019 era previsto uno sconto di 132 euro per famiglie formate da 1-2 componenti; 161 per 3-4; 194 oltre i 4.

Il bonus gas varia, invece, in base alla categoria d’uso associata alla fornitura o alla zona climatica di appartenenza. È possibile calcolare il valore del proprio sconto inserendo alcuni dati (Comune di residenza e tipologia di utilizzo del gas) sul sito dell’Autorità.

La bolletta dell’acqua consente invece di usufruire di una fornitura gratuita di 18,25 metri di acqua su base annua (ovvero 50 litri/abitante/giorno) per ogni componente del nucleo familiare dell’utente. La tariffa non è unica a livello nazionale: per sapere il suo ammontare bisogna consultare il sito del proprio gestore.