Blackout storico in Spagna: potrebbe essere colpa della vibrazione atmosferica indotta
La Spagna è ancora scossa. Il blackout che ha paralizzato il Paese per quasi 24 ore il 28 aprile, lasciando milioni di persone senza elettricità, ha risvegliato paure profonde e messo a nudo la fragilità delle infrastrutture critiche. Mentre le indagini sono ancora in corso, una spiegazione proveniente dal Portogallo apre scenari sorprendenti: la “vibrazione atmosferica indotta” potrebbe essere la causa del disastro.
L’equivalente spagnolo di Terna, Red Electrica, ha lavorato incessantemente per ripristinare l’energia, escludendo inizialmente l’ipotesi di un cyber attacco, sebbene il premier Pedro Sanchez abbia sottolineato la prudenza necessaria. Ma la rete elettrica portoghese ha offerto una spiegazione inedita, legata a un fenomeno atmosferico estremo.
Vibrazioni mortali: il fenomeno della “vibrazione atmosferica indotta”
Secondo gli esperti portoghesi, il blackout potrebbe essere stato innescato dalla “vibrazione atmosferica indotta”. Questo evento, raro ma potente, è legato a improvvise variazioni di temperatura e a forti raffiche di vento che colpiscono le linee elettriche ad alta tensione da 400kV. I cavi, lunghi e tesi, possono iniziare a vibrare violentemente, come un pendolo. L’espansione e contrazione del metallo, dovute agli sbalzi termici, generano oscillazioni che possono mandare in tilt i sistemi di sincronizzazione della rete elettrica europea interconnessa, provocando blackout a cascata.
Caos e paura: le conseguenze del blackout spagnolo
Le conseguenze del blackout in Spagna sono state devastanti. Il Paese è piombato nel caos: convogli ferroviari fermi, passeggeri intrappolati nelle metropolitane al buio, stazioni ferroviarie come Atocha e Chamartin paralizzate, aeroporti come Barajas e El Prat nel caos più totale, con voli cancellati e viaggiatori disperati. Le scene ricordavano i primi giorni della pandemia del 2020: lunghe code ai supermercati, scaffali svuotati di beni essenziali come batterie, acqua e generi alimentari. Un evento senza precedenti che ha scosso la Spagna, risvegliando paure profonde e mettendo in discussione la resilienza del Paese.
Il precedente italiano: il blackout del 2003
Il blackout spagnolo richiama alla memoria il gigantesco blackout che colpì l’Italia il 27 settembre 2003. Anche in quell’occasione, l’intero Paese rimase senza elettricità, a causa di un guasto in Svizzera che si propagò a cascata sulla rete italiana. Come oggi in Spagna, il blackout del 2003 evidenziò la fragilità dell’interconnessione energetica europea e la vulnerabilità a eventi, anche atmosferici, che possono avere conseguenze su scala nazionale.
Il futuro è incerto: può succedere anche in Italia?
Gli esperti avvertono che anche in Italia eventi di “vibrazione atmosferica indotta” sono possibili, soprattutto durante estati torride o inverni particolarmente rigidi. Sebbene il sistema di monitoraggio e controllo delle linee italiano sia avanzato e preveda misure preventive, l’allarme resta alto. Il cambiamento climatico, con le sue condizioni atmosferiche sempre più estreme, potrebbe aumentare la frequenza di questi fenomeni. Nuovi investimenti nella resilienza delle reti elettriche europee sono quindi indispensabili.