Bimbo malato muore tra le braccia di Babbo Natale
Ci sono storie davvero commoventi, di quelle talmente struggenti che tolgono il fiato; difficili da raccontare anche per chi, ogni giorno, per lavoro, parla di cronaca.
Quando si parla di bambini, quando le vittime sono degli innocenti, degli indifesi; la fatica è tantissima. Se è vero il detto ” A Natale siamo tutti più buoni”, c’è chi la bontà la usa ogni giorno per far del bene agli altri.
In una società sempre più improntata sull’egoismo, sul materialismo, sull’esibizionismo, esistono ancora angeli in terra che si occupano di alleggerire la vita di coloro con cui il destino non è stato affatto buono.
Sono persone che non chiedono nulla in cambio, che mettono a disposizione il loro tempo senza essere retribuiti ma a cui conta solo donare sorrisi, anche nei momenti più bui.
La storia che sto per raccontarvi, avvenuta un po’ di anni fa, ha commosso davvero tantissimi utenti, sparsi per il mondo. Ma vediamo cosa è accaduto.
Forse, anche semplicemente navigando su internet, vi sarà capitato di imbattervi nella storia di un 60enne originario di Knoxville, in Tennessee, il cui nome è Eric Schmitt-Matzen. L’uomo è diventato famoso tra gli utenti del principali social e non certo per la sua comicità, per aver fatto qualcosa di sconvolgente. Ha usato solo l’umiltà e la generosità. Eppure, questi due valori, al giorno d’oggi sempre meno messi in atto, hanno fatto di lui un angelo in terra.
Eric, infatti, ha esaudito l’ultimo desiderio di un bambino di 5 anni, malato terminale, che avrebbe tanto voluto conoscere il vero Babbo Natale. Come apprendiamo dalla stessa Cnn, il 60enne è famoso nella sua città per la sua fortissima somiglianza con Santa Claus, il mitico Babbo Natale che fa sognare grandi e piccini, con la sua aurea di mistero, fascino fiabesco. Dalla stanza notevole, con il suo peso di 130 chili e la sua arruffata barba bianca (autentica), Eric non ci ha pensato due volte, pur di far felice il piccolo paziente oncologico.
Contattato da un’infermiera di un ospedale locale, che le ha raccontato dell’ultimo desiderio espresso dal bimbo, profondamente commosso, si è recato in ospedale, incontrando il piccoletto che, nonostante la malattia in stadio terminale, ha sfoderato un sorriso di contentezza, non credendo ai suoi occhi, in quanto il vero Babbo Natale era andato a conoscerlo di persona. A quel punto, il piccoletto ha chiesto ad Eric dove sarebbe andato, in quanto il personale del nosocomio lo aveva già informato delle sue reali condizioni di salute gravissime.
Il 60enne gli ha risposto che quando sarebbe arrivato in Paradiso, doveva dire di essere l’elfo numero uno di Babbo Natale. Così lo avrebbero fatto entrare. A quel punto, è accaduto un qualcosa che farebbe venire la pelle d’oca a tutti, anche ai meno sensibili. E’ stato lo stesso Eric a raccontare che il bambino, dopo aver ascoltato le sue parole, lo ha abbracciato ed è spirato tra le sue braccia.
Eric ha concluso così il racconto del toccante episodio che lo ha visto, suo malgrado, protagonista: “Ho pianto per tutto il tragitto di ritorno, per tre giorni sono stato uno straccio, e per settimane non sono riuscito a pensare ad altro. Ho anche pensato di appendere il vestito da Babbo Natale al chiodo, ma poi ho cambiato idea quando ho realizzato quanto è importante per i bambini”.