Bimbo di 10 anni caduto nel pozzo, come è successo: la ricostruzione
Bimbo di 10 anni caduto nel pozzo, come è successo: la ricostruzione. In queste ore si è consumata una tragedia in provincia di Siracusa, dopoun bimbo di 10 anni ha perso la vita dopo essere caduto all’interno di un pozzo. Una storia decisamente da brividi che ha riportato alla mente dell’Italia intersa la storia di Alfredino Rampi, il bimbo morto nel 1981 nel Vermicino. Vediamo nel dettaglio che cos’è avvenuto questa volta. (Continua a leggere dopo la foto)
Siracusa, bimbo di 10 anni caduto nel pozzo: la ricostruzione
Tragedia nel pomeriggio a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa. Un bimbo di 10 anni che partecipava ad un campo estivo è caduto in un pozzo artesiano profondo 15 metri. Il corpo del bimbo, che sarebbe affogato, è stato recuperato dai sommozzatori dei Vigili del fuoco. A quanto si apprende, la vittima sarebbe il fratellino di un bimbo affetto da disabilità. Una donna di 54 anni, ora ricoverata in ospedale, sarebbe corsa in suo soccorso, ma senza riuscire nell’intento.
Secondo quanto è stato ricostruito fin ora, come riportato da Rtl, il piccolo che stava partecipando a un campo estivo per bambini con disabilità organizzato da una cooperativa locale quando è sfuggito ai controlli finendo nel pozzo artesiano. La donna, che sarebbe un’operatrice della cooperativa che fa parte dell’Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale (Annfpas), si è subito calata per tentare di recuperarlo, ma è caduta a sua volta. Per la vittima, che sarebbe annegata, non c’è stato nulla da fare. Lanciato l’allarme, l’educatrice è stata soccorsa e recuperata da una squadra del Nucleo speleo-alpino-fluviale, è stata poi affidata alle cure del 118. L’incidente sarebbe avvenuto durante un’escursione organizzata. (Continua a leggere dopo le foto)
La procura di Siracusa ha aperto un’indagine sulla morte del bimbo di 10 anni. L’inchiesta,che è ancora a carico di ignoti, ipotizza il reato di omicidio colposo. I magistrati stanno cercando di ricostruire la dinamica della tragedia e soprattutto di capire se il pozzo, che è profondo 15 metri, fosse segnalato. Il sindaco, Salvatore Gallo, raggiunto al telefono da Fanpage.it, ha dichiarato: “Il pozzo era chiuso. Ma sembra che il bimbo sia salito sul coperchio e che quello abbia ceduto. C’era un grest organizzato dall’Anffas. Era un bel progetto sperimentale in cui bimbi normodotati lavoravano insieme a bambini con disabilità. In tutto, erano circa una ventina. Una educatrice si è immediatamente calata nel pozzo, per tentare di aiutare, mentre si aspettavano i soccorsi. Ma deve essersi fatta male anche lei, quando l’hanno estratta era ferita. È un bambino palazzolese. In un momento così triste posso solo dire che la macchina dei soccorsi è stata tempestiva. Nonostante i fatti siano avvenuti in una zona di campagna, tutti sono arrivati nel giro di pochissimo tempo, incluso il nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco”.